Pasqua ad Aosta: 1500 fedeli alla Via Crucis
Domani, sabato Santo veglia pasquale in Cattedrale dalle ore 21; Monsignor Lovignana celebrerà la messa di Pasqua, sempre in Cattedrale, domenica alle 10.30.
Pasqua ad Aosta: 1500 fedeli alla Via Crucis cittadina.
Sono circa 1500 i fedeli che venerdì sera, 19 aprile, hanno partecipato alla Via Crucis cittadina presieduta dal Vescovo Monsignor Franco Lovignana, promossa dalla Consulta delle Aggregazioni locali della diocesi di Aosta.
Le stazioni della Via Crucis
All’Arco d’Augusto, ad aspettare la Croce, alla prima stazione – Gesù condannato a morte – c’erano cinque battezzati e catechisti adulti che l’hanno consegnata, alla seconda stazione a due coppie di genitori di bambini neo battezzati – Gesù caricato della Croce.
In consegna, alla terza stazione (Gesù cade per la prima volta) c’erano i ministri dell’Eucarestia. Passando dai giovani, agli animatori, ai catechisti, alle madrine e ai padrini, la Croce arriverà fino in Cattedrale, a memoria di quando Gesù è posto nel sepolcro.
Le celebrazioni di oggi e domani
Oggi, sabato Santo, celebrazioni delle Lodi in Cattedrale alle 8.30 e veglia pasquale a partire dalle 21.
La messa pontificale del giorno di Pasqua sarà celebrata in Cattedrale dal Vescovo della diocesi di Aosta Monsignor Franco Lovignana alle 10.30; ancora una parentesi di preghiera, il pomeriggio della Santa Pasqua, alle 17 con i Vespri pontificali che saranno recitati nella chiesa di sant’Orso.
In Cattedrale, oggi, sabato, è possibile confessarsi.
Il messaggio del Vescovo ai fedeli
Ecco il messaggio che Monsignor Lovignana ha rivolto alla comunità dei fedeli.
Cari fratelli e sorelle, le celebrazioni pasquali sono ostensione pubblica del Mistero cristiano.
La solennità, l’intensità di fede e di amore con le quali noi viviamo i giorni del Triduo santo sono annuncio di Gesù e della salvezza che ha portato all’umanità.
In realtà, l’annuncio investe prima di tutto noi stessi, provocandoci a rimettere in discussione schemi mentali e stili di vita spesso derivati più dal mondo che dal Vangelo.
Contemplare e celebrare Gesù che istituisce l’Eucaristia, Gesù, Dio fatto uomo, che muore sulla croce, Gesù, vincitore della morte e del peccato, che risorge al terzo giorno, è una ventata d’aria nuova che spazza via il vecchio modo di ragionare e di vivere.
Innanzitutto è l’intelligenza a beneficiare di questa liberazione dalle trappole ideologiche e consumistiche del nostro tempo: di fronte a un Dio che non considera un tesoro geloso la sua divinità, ma si umilia fino alla morte per noi, prendiamo coscienza che la vita vale per il ‘senso’ che le diamo, per il ‘perché’ e il ‘per chi’ la viviamo.
Se lasciamo che la fede nel Risorto purifichi e liberi la nostra intelligenza allora anche la nostra volontà e il nostro cuore potranno essere raggiunti dalla luce del Vangelo e potremo desiderare il bene, progettarlo e portare frutti di opere di carità.
Così fioriranno il perdono e il rispetto per ogni uomo, l’accoglienza e l’accompagnamento della vita dal concepimento alla morte naturale, la condivisione con i poveri, l’impegno per la giustizia e la pace …
Così la nostra vita, nelle relazioni quotidiane e nell’impegno sociale e politico, prolungherà ed estenderà la manifestazione di Gesù, Salvatore dell’uomo, che le celebrazioni pasquali mostrano al mondo. Buona e Santa Pasqua!
Nella foto, uno scatto dalla Via Crucis cittadina di questa sera, venerdì 19 aprile.