Consiglio Valle: la convalida di Peinetti si trasforma in bagarre
Irrompe in aula la campagna elettorale per le europee con scambio di stilettate tra M5S e gli autonomisti
La convalida di Flavio Peinetti, 822 voti e secondo escluso, diventa terreno di campagna elettorale per le europee con stilettate tra opposizioni e autonomisti. Convitato di pietra Augusto Rollandin.
M5S, alle urne
Luciano Mossa (M5S) è tornato sui fatti degli ultimi mesi per andare a parare: «si vada alle urne». «Nonostante l’arresto di Sorbara per presunti reati legati all’’ndrangheta e la condanna per corruzione di Rollandin, l’attuale giunta anziché staccare la spina ha continuato a deliberare come nulla fosse. Da oggi in poi ogni giorno è buono per dimettersi, Presidente, poiché si andrebbe a votare con la nuova legge elettorale. Ma si va avanti a testa bassa in barba agli scandali pubblici, in barba ai cittadini».
Si inalbera il consigliere dell’Union valdôtaine Luca Bianchi. «Le rispondo da valdostano. Lei è in aspettativa dalle Forze dell’ordine. Le leggi italiane dovrebbe conoscerle e rispettarle. Queste permettono di potersi difendere nelle sedi opportune. Le leggi italiane non le facciamo qui dentro. Non si permetta mai più di dire che quello all’Union valdôtaine non è un voto onesto. Lasci che il collega Rollandin si possa difendere nelle sedi deputate e pensi ai voti dei Cinquestelle».
«Nessun attacco all’Uv ma al sostegno a una persona poco trasparente» ribatte Mossa.
Caustica il presidente del Consiglio Emily Rini. «Siamo ampiamente fuori tema rispetto all’oggetto. Le sue parole sono vergognose non degne di questa aula. Non è né il luogo né il momento di fare deduzioni. Lei che è uomo di divisa dovrebbe difendere le leggi italiane. Con interventi come questo non siete brillanti«Lo stile non si compra al supermercato.
L’assessore Mauro Baccega sbotta. ”Oggi ci ha dato una lezione di cattivo gusto. Troppo facile andare a chiedere i voti con la divisa addosso» e snocciola quanto di buono ha fatto Rollandin.
Lega, Peinetti ineleggibile
A inizio seduta aveva evocato cause di ineleggibilità il consigliere della Lega Paolo Sammaritani. Tra queste il fatto che Peinetti, all’epoca della partecipazione alle regionali, fosse capo dipartimento nell’azienda Usl. I dirigenti delle società partecipate dalla Regione – fatta salva l’area sanitaria – sono chiamati a essere collocati in aspettativa nel momento in cui sono depositate le candidature. «Ci asterremo dal votare il subentro del collega» conclude Sammaritani. Dalla relazione di convalida degli uffici del Consiglio risulta che non «sussistono cause di ineleggibilità ma di incompatibilità che possono essere rimosse entro otto giorni dalla convalida». Ribatte Sammaritani: «sono due cose diverse».
(danila chenal)