Costi della politica: la Valle d’Aosta tra le più virtuose
POLITICA & ECONOMIA
di Danila Chenal  
il 22/05/2019

Costi della politica: la Valle d’Aosta tra le più virtuose

Lo ha riferito in aula la Presidente del Consiglio Emily Rini introducendo la legge che lima di 50 mila euro i vitalizi

Sugli assegni vitalizi la Valle d’Aosta regione virtuosa. E’ quanto ha sottolineato la presidente del Consiglio Emily Rini introducendo il disegno di legge sulla rideterminazione degli assegni vitalizi dei consiglieri regionali (un risparmio di 50 mila euro all’anno) in Consiglio Valle. La normativa ha  innescato  un botta e risposta tra grillini attuali ed ex, tra dipendenti pubblici e liberi professionisti in politica.

«In sede di analisi dell’esercizio del vitalizio nella Conferenza dei presidenti del Consiglio la Valle d’Aosta è risultata la più virtuosa. Il vitalizio è sparito in favore del sistema contributivo da tempo e anche quest’ultimo è stato riformato. Finalmente sulla materia si porta omogeneità sul territorio nazionale».  Ha tenuto a precisare la presidente dell’Assemblea  Rini.

Botta e risposta

Contesta Stefano Ferrero (Mouv’). «Si continua a spacciare questi provvedimenti quando in effetti si è fatto poco o nulla. Piace agitare la bandiere dell’abolizione del vitalizio quando in realtà non è stato abolito nulla. La doppia pensione dei consiglieri continua a esistere. Una riduzione c’è ma è poca cosa. Con il collega Cognetta nel 2013 tentammo di fare approvare una legge che abolisse i vitalizi. Non ci riuscimmo. Nel 2015 passò un emendamento nel quale facemmo approvare, solitari, un articolo di legge che prevede la rinuncia volontaria ai vitalizi e da quella data noi abbiamo rinunciato ai vitalizi. Nessun altro ha rinunciato».

Conclude amaro: «Si può cambiare partito ma non cambiano i valori e i principi in cui si crede. Sono troppo spesso le “camicie” dei partiti che con il tempo si sbiadiscono, soprattutto quando dall’opposizione si va a governare».

Replica Luciano Mossa (M5S). «Dire le cose come stanno può dare fastidio. A Roma le decisioni non vengono prese solo dal M5S. Con la Lega abbiamo un contratto di governo e a volte dobbiamo scendere a compromessi. Vorremmo abolire i vitalizi ma non abbiamo il 50% e quindi dobbiamo mediare su tutto. Chiede a Ferrero (ex pentastellato) se continua a decurtarsi lo stipendio. Non accettiamo la morale da chi ha smesso di restituire ai valdostani fosse anche un centesimo».

Contesta Ferrero: «Mi avete invitato a nozze. Prima o poi parleremo di quanto restituivamo Cognetta ed io e quanto fate voi oggi. Coerenza vorrebbe che rinunciaste al vitalizio».

Rini ha ricordato a Ferrero che esistono lavoratori con le partite Iva e sottolineato: «io sogno le pari opportunità per tutti». Sulla stessa lunghezza d’onda Pierluigi Marquis (Stella alpina): «la politica deve dare gli stessi diritti a tutti. Il nostro ragionamento dovrebbe essere improntato alle pari opportunità. Io nel 2013 ho chiuso la mia partita Iva. Credo che questi argomenti dovrebbero essere trattati in modo più discreto senza demagogia».  Luigi Vesan (M5s). «E’ poco, forse, ma intanto sono 50 mila euro in più ogni anno nelle casse dell’amministrazione. Non siamo riusciti a incidere su coloro i quali se ne sono andati con il bottino ma è un inizio».

Rivendica Claudio Restano (PnV): «sono un martire. Per un voto ho tutti i beni sequestrati. Ogni euro lo spendo in avvocati».
(danila chenal)

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