Bastonata a turista: condanna di 14 mesi per l’albergatore e editore de La Valleé Notizie Paolo Maccari
Paolo Maccari Era alla sbarra con le accuse di lesioni aggravate e porto ingiustificato di armi od oggetti atti a offendere
Lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di armi. Per questi motivi il giudice del Tribunale di Aosta Maurizio D’Ambrusco ha condannato l’albergatore (ed editore del settimanale La Vallée Notizie) Paolo Maccari a un anno e due mesi di reclusione e a 5 mesi di arresto. È stata comminata anche un’ammenda da 800 euro.
La vicenda
Il processo era incentrato sulla presunta aggressione di Maccari ai danni di un turista inglese. I fatti risalgono allo scorso agosto: una famiglia di turisti, a causa di un guasto all’autovettura, era stata accompagnata dall’assistenza stradale presso l’albergo gestito dall’imputato. Vista l’indisponibilità di un’unica camera, il turista aveva optato per una differente soluzione per il soggiorno.
Secondo quanto ricostruito – anche grazie al racconto fatto dai turisti su Tripadvisor -, al diniego dell’albergatore di utilizzare i servizi igienici, la figlia minore del turista (7 anni) avrebbe urinato in una siepe adiacente all’albergo e, per questo motivo, l’albergatore avrebbe inseguito e quindi percosso il padre della bimba con un bastone da fiolet.
Il processo
Nella mattinata di giovedì 30 maggio, l’udienza si è aperta con la richiesta dell’avvocato Andrea Balducci di procedere con rito abbreviato. Il pm (vpo Sara Pezzetto) ha quindi ripercorso la vicenda, per poi chiedere la condanna a 18 mesi di reclusione per Maccari. Nella sua requisitoria, la pubblica accusa ha parlato dell’«ira furibonda» dell’imputato, evidenziando anche come le lesioni presenti sulla schiena della vittima (documentate con delle foto) siano state cagionate «per futili motivi». In aggiunta, il pm ha ricordato che Maccari «ha un precedente specifico».
La parola è quindi passata alla difesa. «Manca l’elemento costitutivo del reato, cioè la malattia» ha esordito Balducci. Secondo il legale, infatti, anche nel fascicolo dell’accusa, non sono presenti indicazioni mediche sull’entità del (presunto) danno cagionato dall’albergatore.
Rafforzando la sua tesi («manca la malattia documentata»), l’avvocato ha anche sottolineato il fatto che non sarebbe corretto parlare di porto ingiustificato di armi (uno dei capi d’imputazione di cui era chiamato a rispondere Maccari) perché i fatti «a cui nessuno ha assistito» sarebbero avvenuti nelle pertinenze dell’immobile di proprietà dell’imputato.
Il pm ha replicato affermando che, in base alla dottrina e alla giurisprudenza, «non è richiesta la certificazione medica». Inoltre, alcune foto dell’edema presente sulla schiena della parte lesa sono presenti agli atti.
Il giudice si è quindi ritirato in camera da consiglio e, intorno alle 10.40, ha pronunciato in aula la sentenza. Maccari, chiamato alla sbarra dalla Procura guidata dal procuratore capo Paolo Fortuna, non era presente in aula.
(f.d.)