Caso-Bertone: si lavora a una soluzione entro l’8 luglio
L'assessore alla sanità Mauro Baccega: «Stiamo cercando medici per coprire i turni di Catherine in modo da permetterle di preparare la maratona mondiale»
Si lavora a una soluzione al caso-Bertone entro l’8 luglio. E’ questo l’esito dell’incontro di oggi pomeriggio tra le parti in causa. Nei giorni scorsi, la maratoneta della Calvesi ha comunicato alla Fidal nazionale la sua rinuncia alla convocazione i mondiali di Doha per problemi di lavoro.
Nei locali dell’assessorato regionale alla sanità, l’assessore Mauro Baccega ha incontrato Catherine Bertone, Jean Doneynaz (presidente regionale della Fidal), Lyana Calvesi (presidente dell’Atletica Calvesi e consigliera nazionale della Fidal), Angelo Pescarmona (commissario dell’Usl valdostana) e Paolo Serravalle (pediatra in servizio all’ospedale Beauregard).
Caso-Bertone: contattati pedriatri di libera scelta o in pensione
L’incontro si è svolto in un clima cordiale e si è chiuso con qualche apertura. «Appena ho saputo del problema mi sono attivato per provare a risolverlo – ha dichiarato al termine Baccega -. Oggi qualcosa ha iniziato a muoversi, stiamo cercando dei medici che possano coprire i turni dell’atleta azzurra, in modo che possa preparare al meglio l’appuntamento mondiale. Ci siamo rivolti a pediatri di libera scelta e a fornitori privati di servizi che utilizzano medici in pensione».
Si lavora a una soluzione entro l’8 luglio
La dead-line è fissata per l’8 luglio, oltre quella data, Catherine Bertone non riuscirebbe comunque a preparare la maratona mondiale. «La maratona di Doha si correrà di notte a temperature elevate – spiega la pediatra volante della Calvesi -. Per prepararmi al meglio dovrei stravolgere i miei bioritmi, allenarmi dopo le 23, insomma, ribaltare la mia vita per tutta l’estate. Non fare il Mondiale mi dispiacerebbe molto. Quella iridata è una rassegna internazionale che mi manca (l’azzurra ha chiuso 25ª alle Olimpiadi di Rio, 8ª agli Europei di Berlino, ndr). La gara iridata, tra l’altro, è importante per la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Non dovessi andarci, proverei comunque a staccare il pass partecipando a dicembre alla maratona di Valencia».
(d.p.)