Mouv’ punta il dito: «Rete civica eterodiretta» alludendo a Riccarand
Denunciano: «il voto segreto sulla legge sul Casinò per per sgravarsi dai problemi della Corte dei conti»
Mouv’ punta il dito sulla nuova maggioranza ”vetero-unionista”. «La legge che ha trasformato 48 milioni di euro di debito che il Casinò aveva con Finaosta in patrimonio è stato il primo banco di prova della nuova maggioranza vetero-unionista a trazione integrale». Così il gruppo Mouv’ commenta l’approvazione di ieri, mercoledì 3 luglio 2019, in Consiglio regionale del disegno di legge sulla Casinò de la Vallée.
I furbetti del casinò
Aggiunge. «Ieri, abbiamo assistito al primo voto formale fatto dalla stampella “Rete Civica”, ossia i consiglieri Bertin e Minelli, al Governo Fosson». «L’esame è stato superato a pieni voti. Il voto segreto dei 19 consiglieri che compongono la maggioranza è stato di 18 a favore e 1 astensione. Il voto politico, invece, è stato di 19 Consiglieri furbetti del finanziamento al Casinò. Per paura di possibili responsabilità erariali rispetto ad una legge così delicata, hanno organizzato il voto segreto in questo modo per sgravarsi dai problemi della Corte dei conti».
«Ma il dato politico qual è? Semplice, bisogna assolutamente diffidare di chi, ergendosi a rappresentante della società civile, si pone, in campagna elettorale, a esempio di coerenza e soprattutto di superiorità rispetto alla politica tradizionale. In realtà, si troverà sempre un lupo travestito da agnello o, come in questo caso, camuffato da una lista che di civico aveva solo il nome, per il resto era più politica di qualunque altra lista». «Siamo addolorati per quei valdostani che ci hanno creduto e che giustamente si indignano per lo spettacolo che dà la politica, ma in questo caso lo spettacolo peggiore lo hanno dato i rappresentanti di questa lista pseudocivica ma in realtà eterodiretta da un ex Consigliere regionale che non si rassegna al vitalizio d’oro che percepisce e che dopo 50 anni pretende di dettare le regole a tutti gli altri.»