Consiglio Valle: la legge sulla mobilità sostenibile slitta a settembre
La tattica dell'opposizione vince; la maggioranza cede e ritira due testi di legge; la minoranza lascia cadere i 2900 emendamenti
Mediazione trovata per superare l’impasse in Consiglio Valle. La maggioranza si arrende alla richiesta della minoranza e ritira i disegni di legge sulla mobilità sostenibile e sui segretari comunali. L’opposizione da parte sua ritira i 2900 emendamenti e accetta di discutere le variazioni di bilancio. Salta il punto del cronoprogramma dettato alla maggioranza a 17 da Rete civica che voleva l’approvazione della legge sulla mobilità sostenibile entro il mese di luglio. In aula la consigliera Chiara Minelli (Rc) con disinvoltura ha cambiato le carte in tavola, posticipando il termine di approvazione alla prima seduta di settembre.
«E’ un punto di incontro che non accontenta tutti e non scontenta tutti. Non metteteci più in queste condizioni» scandisce il consigliere di Mouv’ Roberto Cognetta. «Abbiamo trovato una soluzione che ci permetterà di fare un buon lavoro». Aggiunge il consigliere leghista Stefano Aggravi.
Esprime soddisfazione Claudio Restano (Gm) e puntualizza «non tutto è di competenza della presidenza del Consiglio; le audizioni in commissione sono anche affare della giunta». Dice l’assessore alle Finanze Renzo Testolin. «Quattro ore per portare avanti il minimo sindacale sono tante. Credo che la tattica utilizzata sia stata un po’ presuntuosa. Di fronte a situazioni di criticità dovremmo tutti lavorare al servizio della comunità. Sono stati parzialmente mortificati gli sforzi fatti per presentare cinque disegni di legge. E’ scelta opportuna portare avanti due documenti di bilancio».
«L’ostruzionismo si può comprendere quando ci sono in gioco grandi temi ideali e non quando sono in ballo leggi ordinarie. Noi, che parliamo con la gente, dovremo spiegare loro perché abbiamo rimandato ciò che avremmo potuto approvare oggi. La vittoria degli ostruzionisti è una vittoria di Pirro. Assumete le vostre responsabilità». A sottolinearlo Chiara Minelli (Rete civica).
(danila chenal)