Carabinieri, Carlo Lecca esperto di ‘ndrangheta a capo del Gruppo di Aosta: capire chi comanda in Valle
«Vorrei capire chi comanda in Valle tra le famiglie Calabresi». Ha le idee chiare il nuovo comandante del Gruppo Carabinieri di Aosta, Carlo Lecca. D’altronde 9 anni trascorsi in Calabria a contrastare, tra gli altri, i crimini commessi dalla ‘ndrangheta lo candidano quale uomo giusto al posto giusto in una Valle d’Aosta segnata di recente dall’inchiesta Geenna, che ha portato all’arresto di 16 persone.
«Ho iniziato a leggere il fascicolo Geenna – ha detto il comandante ai giornalisti questa mattina durante un incontro conoscitivo -, qualcuno degli arrestati è persona a me nota».
Negli anni trascorsi in Calabria, il tenente colonnello in avanzamento (in primavera potrebbe ricevere la promozione al grado di colonnello) ha imparato «come si muove la consorteria, come ragiona». «La ‘ndrangheta in Calabria è rappresentata da singole famiglie – ha ricordato il comandante -; lontano dalla regione, però, le dinamiche possono essere diverse».
«Continueremo a ruotare intorno ai nostri capisaldi: prossimità al cittadino e controllo del territorio», ha assicurato Lecca. «Curare la prossimità con particolare attenzione alle fasce deboli come quella degli anziani è uno di quei compiti che ci dà particolare soddisfazione – ha confidato il comandante -. Un problema risolto a un anziano dà più soddisfazione di una grande operazione, dove l’emozione è finale, quando l’operazione si conclude. Cercheremo di incrementare la protezione esterna, con più pattuglie appiedate. Ascoltare le persone è fondamentale».
Impegno totale contro la violenza sulle donne. «Su questo argomento c’è una attenzione particolare – ha detto Lecca -. Abbiamo fatto dei corsi anche con psicologi per imparare come si riceve una persona che ha subìto una violenza».
Chi è Carlo Lecca
E’ al tredicesimo trasferimento. Lecca sostituisce il colonnello Emanuele Caminada che, dopo tre anni di permanenza, è stato trasferito al Comando Legione Carabinieri ‘Lombardia’ di Milano.
Lecca, 51 anni, nato in Sicilia, coniugato (in seconde nozze) con cinque figli, è laureato in Giurisprudenza e Scienze della Sicurezza con master in Diritto dell’Ambiente, proviene dal Comando Generale dell’Arma.
Nel 1989 si è arruolato come Sottufficiale dei Carabinieri. Dopo alcune esperienze presso Comandi Stazione della Toscana, nel 1994 è entrato all’Accademia Militare di Modena e quindi alla Scuola Ufficiali dei Carabinieri. Al termine è stato assegnato alla Scuola Allievi di Reggio Calabria. Dopo meno di un anno è rientrato nell’Arma Territoriale.
Ha comandato la Compagnia di Reggio Calabria, la Compagnia di Melito Porto Salvo e successivamente quella Reggio Calabria, la Sezione Anticrimine di Catanzaro, la Compagnia di Livorno; infine a Roma al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, con incarico di Stato Maggiore prima dell’assegnazione al Comando del Gruppo Carabinieri di Aosta.
«Sono molto felice di essere tornato alla Territoriale – ha detto Lecca -; ho avuto modo di incontrare buona parte dei carabinieri, che sono numerosi, così come ho incontrato i vertici militari e civili. Desidero conoscere di persona non solo i vertici, ma anche i più stretti collaboratori, come i pubblici ministeri».
(luca mercanti)