Riforma legge elettorale: stop alla commissione speciale, è polemica tra i consiglieri
La risoluzione per l'istituzione della commissione non è stata iscritta per la mancanza di un voto
L’istituzione della commissione speciale per la riforma della legge elettorale regionale può attendere. A stopparla la consigliera di Adu Daria Pulz che fa mancare il ventiquattresimo voto per l’iscrizione della risoluzione (a seduta quasi conclusa ieri sera in Consiglio Valle) sottoscritta dalla maggioranza (19) e dal M5S.
Sarà trasformata in mozione che verrà discussa nel primo consiglio di ottobre.
Contrari Lega, Mouv’, Claudio Restano (Misto) e Daria Pulz (Adu). L’organismo, composto da 9 consiglieri regionali, doveva «procedere al confronto e alla proposta di una nuova forma di governo per la Regione» entro la prima decina di novembre, secondo il testo depositato. Sull’accaduto non è mancato uno strascico polemico, nelle ore successive alla chiusura della seduta.
La polemica su facebook
«La risoluzione non è stata nemmeno iscritta grazie al voto determinante di Adu; passa il tempo a parlare di democrazia ma che a quanto pare quando si può fare davvero qualcosa per dibattere (Pulz) preferisce mettere davanti ripicche personali… peccato», ha lamentato su facebook la consigliera del M5s Manuela Nasso, innescando un ampio dibattito sul social. «Non fermarti però alla superficie delle cose. Fatti due domande in più. Non stiamo parlando di un gruppo di amici che si confrontano al bar, – le ha replicato Pulz – ma di dinamiche politiche e gruppi di potere contrapposti».
E Roberto Cognetta (Mouv’) ha aggiunto: «non ti sembra che questi signori della maggioranza giochino un po’ troppo spesso a fare i furbi per mascherare che stanno implodendo?». Charisce il pensiero di Adu sulla legge elettorale Carola Carpinello. «Noi di Adu pensiamo che la riforma elettorale “Civica” sia orrenda, se i proponenti vogliono una commissione speciale che la chiedano con la trafila giusta. La forma è anche sostanza».
L’intervento della Lega
Sull’argomento interviene anche la Lega Valle d’Aosta via comunicato. «La risoluzione, firmata da tutta la maggioranza insieme al Movimento Cinque Stelle, non ha raggiunto il numero di voti necessari per la sua iscrizione all’ordine del giorno. In questo modo, uno dei punti cardine della “Piattaforma Riccarand”, finisce per rappresentare un vero e proprio coltello piantato sul tavolo della maggioranza.
Dopo questo tentativo di colpo di mano della maggioranza non andato a buon fine, qualche dubbio viene spontaneo. Per quale ragione si rende necessaria la creazione di una Commissione ad hoc? La legge elettorale può essere portata avanti nella I Commissione? Per quale ragione vuole invece chiuderla in fretta e furia? E, infine, per quale ragione la richiesta arriva solo dopo l’ultimatum rilasciato da Rete Civica a mezzo stampa?
Come Lega Vallée d’Aoste riteniamo che, la risoluzione presentata, non sia altro se non l’ennesimo tentativo di questa maggioranza di rispettare il famoso “cronoprogramma” imposto da Rete Civica in cambio del suo sostegno all’attuale maggioranza. E chi, come il M5S, ha deciso di sostenere con il suo voto una risoluzione il cui unico scopo è quello di tenere in piedi un Governo che in realtà non ha visioni chiare e condivise sulla riforma, è diventato ormai parte integrante di questa maggioranza.