Discarica di Pompiod: la minoranza chiede controlli di carabinieri e di forestali
Il dibattito in Consiglio Valle con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell'alluvione del Duemila
La seduta si apre con il ricordo ‘doloroso’ dell’alluvione del Duemila che provocò la morte di venti persone. «E’ un evento che ha segnato profondamente la nostra comunità; ma anche un evento che ha saputo disegnare una Valle d’Aosta forte e solidale che ha saputo reagire tempestivamente» ha sottolineato il presidente del Consiglio Emily Rini. Dopo il minuto di silenzio in ricordo delle vittime, l’aula ha affrontato la discussione sulla mozione, presentata da Mouv’, Lega e Adu, che impegna la Regione a rivedere i termini di concessione della la discarica per rifiuti speciali di Pompiod di Aymavilles, realizzata nel 1998 e concessa alla Monte Bianco Spurghi.
Il dibattito
Controllo carabinieri. Il M5S chiede sia avviata «un’attività ispettiva del Comando dei carabinieri». Cita Luciano Mossa i 500 camion già transitati in discarica e mette in guardia: «secondo quanto riferito, il gestore vuole utilizzarla fino a esaurimento; questo significa far transitare ben altri 48 mila camion carichi di materiale da conferire in Valle d’Aosta.
Per una regione che punta al Fossil free è un controsenso».
Così Chiara Minelli (Rete civica). «Il disagio e le preoccupazioni che abbiamo condiviso fin dall’inizio ci pongono un problema serio. Il rilascio delle autorizzazioni è stato un atto incauto e poco attento ai bisogni dei cittadini che vivono nelle vicinanze della discarica. Ora noi prospettiamo una mitigazione. I prelievi sono necessari per decidere in base ai risultati se rivedere o addirittura revocare le concessioni». Propone Rete civica un ordine del giorno che impegna a rendere noti i dati.
«Il prossimo riempimento della discarica di Issogne accresce in noi una preoccupazione per un sistema diffuso che tutela gli interessi dei privati prima che della comunità. Noi ci appelliamo a un principio di precauzione». A parlare è Daria Pulz (Adu) che lancia la sfida agli autonomisti. «Che il Leone e il Galletto alzino le criniere e le creste e tutelino la salute dei cittadini».
Altri pareri
Alessandro Nogara (Av) parla in qualità di presidente della terza Commissione consiliare. «Come presidente di commissione ho l’impressione di essere un po’ stato preso in gire. Da una parte si pretende che le Commissioni siano il fulcro delle attività per poi bypassarle in aula. Prenderemo decisioni importanti se ci saranno dati oggettivi, non preoccupatevi. L?aria lì è più pulita che nel resto della Valle. Noi saremo rigidissimi su qualsiasi dato e segnalazione e saremo i primi a rivolgerci a chi di dovere se ne ravviseremo la necessità». «Siamo in attesa dei risultati di Arpa. Che speriamo arrivino al più presto».
Così Andrea Manfrin (Lega). «Il sopralluogo non ha fugato i miei dubbi. Io ho rilevato un comportamento un po’ scostante da parte dell’Arpa sui carotaggi richiesti. Non è elemento di certezza il fatto che i controlli del Corpo forestale fossero noti ai gestori. L’abbattimento delle polveri credo sia recente. Gli irrigatori sembravano essere nuovi di pacca».
L’esposto
Intanto i consiglieri regionali Cognetta (Mouv’) e Aggravi (Lega Vda) hanno depositato oggi al comando del Corpo forestale della Valle d’Aosta un esposto in cui sollecitano “controlli” sulla “permeabilità” della discarica. La sicurezza del sito privato, in particolare la natura e la provenienza dei rifiuti smaltiti, è oggetto di una petizione sottoscritta da 1.132 cittadini che è ora all’esame della terza commissione del Consiglio Valle.
L’iniziativa dei due consiglieri prende le mosse da una “incongruenza” tra quanto specificato in una relazione tecnica dello studio Zimatec, commissionata dal gestore della discarica, e quanto dichiarato durante l’audizione in commissione da Andrea Minutolo, rappresentante tecnico scientifico delle discariche per Legambiente.
(danila chenal)