Regione VdA: 13 milioni all’anno erogati a dodici Fondazioni
Le fondazioni impiegano quasi trecentocinquanta persone con contratti a tempo determinato e indeterminato
Alla Regione Valle d’Aosta fanno riferimento dodici Fondazioni che beneficiano di 13 milioni di euro all’anno. E’ quanto emerso da una interpellanza presentata in Consiglio Valle dal consigliere Stefano Ferrero (Mouv’). «
E’ ancora il tempo di tenere in piedi questi carrozzoni?» Si chiede Stefano Ferrero (Mouv’) riferendosi alle Fondazioni regionali. «Sono una sorta di appendici degli assessorati regionali. Succede nei campi della formazione, della cultura e del turismo» dice, interpellando il presidente della Regione Antonio Fosson.
La risposta
Così nella risposta. «Le Fondazioni che fanno riferimento alla Regione sono dodici. L’ammontare annuo loro erogato è pari a 13 milioni di euro, cifra sostanzialmente stabile negli anni. Il personale assunto a tempo indeterminato è di circa 250 unità; sono circa 80 le persone assunte a tempo determinato. Le selezioni vengono pubblicate dalle Fondazioni stesse e sono basate su criteri di trasparenza, dettati dalla legge regionale».
Cita Fosson la Fondazione Courmayeur, Natalino Sapegno, Ollignan, Chanoux, Fondazione Grand Paradis, Montagna sicura, Fillietroz (che gestisce l’osservatorio di Saint-Barthélemy). Aggiunge l’Institut agricole e l’Istituto alberghiero di Châtillon. «In molti casi hanno il compito di valorizzare il territorio. Alcune Fondazioni, poi, sono capaci di attirare finanziamenti. Accolgo le sue preoccupazioni. E’ comunque in atto un’analisi dei fondamenti iuridici delle fondazioni». Ha concluso.
La replica
Così Ferrero nella replica. «Io non ho sparato nel mucchio, di fatto rimangono i 13 milioni di euro che vanno a finire alle Fondazioni. Sicuramente è un buon bacino di lavoro. Ci sono comunque delle disfunzioni. I bandi di concorso sono molto elastici e in alcuni casi possono prestarsi a manipolazioni. C’è un contratto per il comparto unico, applichiamolo anche alle Fondazioni in maniera che non si vada a finire in situazioni di privilegio». Promette di volere approfondire la posizione di ogni fondazione «per fare emergere le storture che vi sono in alcune di queste».
(danila chenal)