Dimissioni Fosson, Rete Civica: la mozione è una provocazione
POLITICA & ECONOMIA
di Luca Mercanti  
il 29/10/2019

Dimissioni Fosson, Rete Civica: la mozione è una provocazione

Rete Civica risponde alla mozione presentata da 10 firmatari che chiedono le dimissioni del presidente della Regione, Antonio Fosson

«La mozione che chiede le dimissioni del presidente Fosson è una provocazione». A dirlo è Rete Civica. Rete Civica in Consiglio regionale è rappresentata da Alberto Bertin e Chiara Minelli e sostiene il governo regionale, senza farne parte, dopo aver sottoscritto un sorta di contratto.

«La recente presentazione da parte di dieci consiglieri di minoranza della mozione costituisce una provocazione nei confronti non solo della persona del Presidente Fosson, ma di tutta l’azione politica ed amministrativa che si sta conducendo», si legge in una nota.

Per Rete Civica «lo strumento previsto, se si vuole cambiare una Giunta, è la mozione di sfiducia costruttiva, non l’invito alle dimissioni del Presidente senza indicare l’alternativa di governo che si vuole proporre».

Rete Civica ricorda che «se si vuole invece andare al voto anticipato, senza aver risolto niente, servono ben più di dieci firme».

Rete Civica punta il dito contro i firmatari. «L’obiettivo è evidente: creare l’ennesima situazione d’incertezza in un momento delicato, in cui si deve provvedere all’approvazione del Documento di Economia e Finanza della Regione, del Bilancio di Previsione 2020-2022 e si è entrati nel vivo della discussione per una riforma istituzionale che dia reale potere di scelta ai cittadini, stabilità di governo ed impedisca i continui ribaltoni a cui abbiamo assistito in questi anni», prosegue la nota.

Rete Civica ricorda di aver «sottoscritto un accordo con 17 consiglieri del polo autonomista per realizzare punti programmatici di rilevante interesse per l’intera comunità valdostana. Nei primi quattro mesi alcuni risultati positivi sono stati raggiunti. E’ la strada che Rete Civica intende proseguire. Tutte le altre ipotesi sono gossip e fantasie con il solo scopo di far perdere tempo alla Valle d’Aosta, al Consiglio Regionale e ai cittadini».

(re.newsvda.it)

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