Affaire Vivenda S.p.A., Baccega: «L’Usl ha richiesto le penali»
Maria Luisa Russo: «Se il capitolato prevede prodotti di origine italiana, questi devono essere le materie prime con cui vengono cucinati i pasti. E i controlli devono verificare in modo puntuale che questo avvenga».
«A seguito del verbale elevato dai NAS, l’USL ha provveduto a richiedere le penali, come da disciplinare di gara. Da parte nostra, continueremo un’attenta operazione di verifica, sollecitando l’USL ai controlli». Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Mauro Baccega in Consiglio Valle rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata. Il riferimento è al maxi sequestro effettuato dal Nas dei Carabinieri venerdì scorso nella sede di Arnad della Vivenda S.p.A.; l’azienda si occupa dei pasti dell’ospedale di Aosta e di quelli di alcune scuole del capoluogo regionale.
La consigliera pentastellata Maria Luisa Russo (foto a lato), facendo riferimento all’ispezione del Nas «nei locali della Vivenda, azienda incaricata di fornire pasti a enti pubblici valdostani», ha chiesto «se e quali controlli siano stati effettuati, nel corso del 2018 e del 2019, da parte dell’Amministrazione regionale e dell’Usl per garantire un monitoraggio continuo e reale su questa società, che gestisce servizi così importanti per la nostra popolazione».
L’Assessore Baccega, ha risposto: «L’Amministrazione regionale non ha competenza sui controlli merceologici e di qualità, né operativamente per i controlli volti alla sicurezza alimentare, che sono invece in capo alla struttura Usl. All’Assessorato spetta la pianificazione annuale dei controlli nella ristorazione collettiva attraverso il piano integrato dei controlli sulla sicurezza alimentare».
Passando alla specifica attività dell’azienda Vivenda, l’assessore ha spiegato che i «Nas hanno rilevato scarsa pulizia dei termobox, ed è un rilievo che non riguarda il servizio degli ospedali in quanto si utilizzano specifici carrelli. Nel 2018 sono stati effettuati da parte dell’USL 23 sopralluoghi nei reparti e 4 controlli nelle mense aziendali; ulteriori controlli sono stati effettuati sull’appalto. Nel 2019 sono stati effettuati 5 sopralluoghi nei reparti e entro la fine dell’anno ne sono previsti altri, tra cui 4 presso le mense. Sempre nel 2019 l’azienda ha introdotto un’ulteriore modalità di controllo che prevede attività quotidiana di supervisione da parte della struttura di dietologia».
La consigliera Russo (M5S) ha replicato: «Stiamo parlando di malati e bambini, ovvero categorie per cui l’alimentazione è fondamentale. I Nas hanno verificato che i prodotti somministrati ai malati e ai bambini non sono quelli previsti dal capitolato. Ci troviamo di fronte a un problema. Se il capitolato prevede prodotti di origine italiana, questi devono essere le materie prime con cui vengono cucinati i pasti. E i controlli devono verificare in modo puntuale che questo avvenga».
In foto, Mauro Baccega con il commissario dell’Ausl Angelo Pescarmona.
(f.d.)