Savt: la segreteria smentisce Alessia Démé e congela le dimissioni
Stigmatizza il comportamento e taccia di improduttivo il suo comportamento
La segreteria confederale del Savt , per il momento, non accoglie le dimissioni dei membri del direttivo Savt Ecole (la segretaria Alessia Démé e il direttivo) e di convocare i dimissionari. Lo ha deciso nella riunione di mercoledì 27 novembre,
Motiva così. «Per comprendere meglio le ragioni della loro scelta e, se possibile, fornire i chiarimenti utili a fugare tutti i dubbi; auspichiamo la ricomposizione dell’organismo dirigente. A tale incontro parteciperanno tutti i componenti della segreteria confederale e il funzionario assegnato al settore scuola».
Dunque rassicura. «L’attività della categoria Savt École continua a essere normalmente garantita dalla struttura operativa in attesa dell’elezione del nuovo segretario di categoria».
La storia
Ribadisce, riferendosi alle dimissioni da segretaria generale di Démé nel maggio scorso. «Sono avvenute esclusivamente per motivi personali; ciò, poi, è comprovato dal fatto che la stessa all’epoca non è stata sfiduciata dagli organismi dirigenti, ma anzi è stata invitata dagli stessi a rimanere alla guida del Savt o per lo meno del Savt Ecole, dove è rimasta finora senza che siano mai state ostacolate le relative iniziative sindacali nonché la conseguente autonomia. Ancora, per sua stessa dichiarazione ha deliberatamente disertato le riunioni della segreteria confederale, dove potevano essere discusse e risolte eventuali divergenze di opinioni».
Regionalizzazione
In merito, poi, alle dichiarazioni rese sul tema della regionalizzazione del contratto scuola, l’attuale segreteria precisa.
«Non abbiamo fatto altro che garantire continuità con le linee storiche consolidate nel tempo in materia, nel rispetto dello Statuto del sindacato. Ciò premesso la segreteria confederale, nella maniera più assoluta, non ritiene che la regionalizzazione possa costituire un argomento di dissenso politico all’interno del Savt». Nega il Savt di volere accorpare il settore scuola alla categoria del pubblico impiego.
Infine conclude. «La segreteria confederale, nello stigmatizzare il comportamento adottato dalla signora Démé, che negli ultimi mesi si è rivelato improduttivo e non rispettoso dell’immagine e della storia del Savt, cui compete prima di tutto la difesa dei lavoratori valdostani e non già la sterile polemica di carattere personale, considera la questione definitivamente chiusa».
(re.newsvda.it)