I Dinosauri invadono l’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans
L'esposizione aprirà i battenti il 7 dicembre per chiuderli l'8 marzo del 2020
Dinosauri e altri animali preistorici stanno invadendo gli spazi del parco archeologico di Saint-Martin de Corléans, del Forte di Bard e di alcuni angoli d Aosta. E’ in allestimento la mostra Dinosauri in carne e ossa che aprirà i battenti al pubblico dal 7 dicembre per chiuderli l’8 marzo 2020. L’inaugurazione è in calendario il 6 dicembre all’area megalitica alle 18.
A presentare l’esposizione l’assessore ai Beni culturali Laurent Viérin.
«Sulla filiera inaugurata in luglio con ‘Il mese della luna’ andiamo ad aggiungere un elemento suggestivo a questo sito dall’incommensurabile valore storico e archeologico ma ancora poco conosciuto. Crediamo che abbinare luoghi a eventi suggestivi aumenti la possibilità di veicolare il nostro patrimonio culturale. E’ un evento molto suggestivo, che per la prima volta fa dialogare paleontologia e archeologia. Con questa mostra abbiamo l’obiettivo di abbinare scientificità e divulgazione».
I contenuti
Dunque testimonianze molto lontane tra loro nel tempo. Tuttavia analizzate con metodi identici, affrontano temi comuni alle due materie, attraverso il dialogo diretto tra i reperti archeologici e i calchi fossili. Ci sono poi filmati e trenta riproduzioni a grandezza naturale degli animali estinti, che sotto la supervisione degli scienziati sono ricostruiti nelle sembianze che dovevano avere in vita. La mostra è nata in collaborazione con la Società valdostana di preistoria e archeologia e l’assessorato.
«Il dialogo tra paleontologia e archeologia, che rappresenta il tema della mostra, prone al pubblico e ai bambini un approccio originale al passato attraverso una coreografia d’impatto». A sottolinearlo la presidente Cinzia Joris. Gli allestimenti sono dell’azienda veneta Geomodel che costruisce i modelli degli animali esposti. A partire da dati scientifici più aggiornati, paleontologi e artisti lavorano fianco a fianco; cercano di mettere a fuoco l’aspetto che aveva l’animale e le sue movenze.
(danila chenal)