Geenna, sequestro beni di Tonino Raso: quote di 3 società, 2 case, 3 auto e oltre un milione di euro
Tonino Raso, 61enne, è ritenuto affiliato al “locale” di ‘ndrangheta di Aosta e legato alle ‘ndrine Nirta, Mammoliti, Di Donato e Raso
Quote di partecipazione in 3 società, 2 abitazioni, 3 autovetture e investimenti finanziari per oltre un milione di euro sono stati sequestrati a Antonio Raso (Tonino) dalla DIA di Torino.
Il sequestro è stato effettuato nell’ambito dell’inchiesta Geenna, con provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione di quel Tribunale, su proposta del Direttore della DIA, Generale Giuseppe Governale.
Tonino Raso, 61enne, è ritenuto affiliato al “locale” di ‘ndrangheta di Aosta e legato alle ‘ndrine Nirta, Mammoliti, Di Donato e Raso.
Il decreto di oggi, giovedì 12 dicembre, giorno in cui prende avvio con l’udienza preliminare a Torino il processo in cui vede indagati a vario titolo 20 persone, ha interessato quote di partecipazione in 3 società (una delle quali afferente al Ristorante Pizzeria La Rotonda di Aosta), 2 immobili, 3 autovetture e diversi rapporti finanziari, stimati in oltre 1 milione di euro.
Raso, attualmente detenuto e in attesa di giudizio, è stato arrestato dai carabinieri, nel gennaio di quest’anno, nell’ambito della operazione “Geenna”, per associazione mafiosa e per scambio elettorale politico-mafioso, afferente alle consultazioni del 2015.
Secondo gli inquirenti, Raso sarebbe pienamente coinvolto nelle dinamiche dell’associazione criminale, poiché avrebbe promesso voti ad alcuni politici locali, poi eletti, in cambio di informazioni riservate, con l’intento di influenzare gli organi amministrativi dei comuni di Aosta e Saint-Pierre ed agevolare così il sodalizio mafioso.
In foto: Antonio (Tonino) Raso all’interno del Ristorante Pizzeria La Rotonda di Aosta
(re.newsvda.it)