No Tav: anche ad Aosta presidio di solidarietà per Nicoletta Dosio
Oggi, sabato 4 gennaio, alle 18.30, volantinaggio di solidarietà per la professoressa militante NO TAV in carcere per scontare una condanna di un anno per un atto di disobbedienza civile non violenta
No Tav: anche ad Aosta un presidio di solidarietà per Nicoletta Dosio.
Arriva anche in Valle la solidarietà a Nicoletta Dosio, 73 anni, professoressa di Greco e Latino, militante NO TAV, in carcere per scontare una condanna di un anno per un atto di disobbedienza civile non violenta.
Oggi, sabato 4 gennaio, alla stazione ferroviaria di Aosta si terrà un presidio e volantinaggio di solidarietà all’attivista NO TAV.
L’appuntamento è alle 18.20.
Scrive il portavoce dei NO TAV Valle d’Aosta Alexandre Glarey: «Nicoletta è stata spesso ospite delle nostre montagne, per promuovere le numerose battaglie da lei condotte per l’uguaglianza e la difesa dell’ambiente.
Durante la lotta contro il ritorno dei TIR al Monte Bianco, si creò un’alleanza tra Valle d’Aosta e Val di Susa, contro le grandi opera. Quell’alleanza è ancora viva».
Il fatto contestato a Dosio
Qualche giorno fa, alla ‘pasionaria’ della Val di Susa, è stata notificata la sospensione delle misure alternative, dopo la condanna a un anno per reclusione per un episodio avvenuto nel 2012, durante la protesta contro la Torino-Lione.
Insieme a un gruppo di manifestanti, Nicoletta Dosio aveva aperto le sbarre di un casello autostradale della Torino-Bardonecchia, causando danni alla società autostradale.
Dosio era stata condannata per violenza privata e per interruzione di pubblico servizio, ma aveva sempre dichiarato di non voler chiedere misure alternative come i domiciliari e di essere pronta al carcere.
Le parole della NO TAV Nicoletta Dosio
Le parole di Nicoletta Dosio: «sto bene, sono contenta della scelta che ho fatto, perchè è il risultato di una causa giusta e bella.
La lotta NO TAV è anche lotta per un modello di società diverso e nasce dalla consapevolezza che quello presente non è l’unico dei mondi possibili.
Sento la solidarietà collettiva e provo di persona cosa sia una famiglia di lotta.
L’appoggio e l’affetto che mi avete dimostrato quando sono stata arrestata e le manifestazioni la cui eco mi è arrivata da lontano, confermano che la scelta è giusta e che potrò portarla fino in fondo con gioia.
Parlo di voi alle altre detenute e ripeto che la solidarietà data a me è per tutte le donne e gli uomini che queste mura insensate rinchiudono.
In questo stesso carcere, ci sono anche altri cari compagni Giorgio, Mattia e Luca che sento più che mai vicini e abbraccio.
Siamo dalla parte giusta. Avanti NO TAV».
(c.t.)