Impianti di risalita: fatturato lordo a +56%, la rivincita dei piccoli comprensori
Un inizio stagione da incorniciare per lo sci della nostra regione; il fatturato lordo tra il primo ottobre e il sei gennaio sfiora 30 milioni di euro per i comprensori maggiori (+18% rispetto allo scorso anno) e supera 2 milioni e 800 mila euro (+56%) per i comprensori minori; exploit anche di Skyway, un milione 910 mila euro, +24% rispetto allo scorso anno.
Impianti di risalita: +60%, la rivincita dei comprensori minori.
Un inizio stagione da incorniciare per lo sci valdostano.
Un milione di primi ingressi
Complice la neve abbondante e le condizioni meteo favorevoli, sono stati oltre un milione i primi ingressi fatti registrare dal primo ottobre al 6 gennaio scorso, con un incremento del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e facendo segnare il +23% di media nelle ultime tre stagioni.
I comprensori maggiori
I comprensori star – Breuil Cervinia e Valtournenche, Champoluc e Gressoney La Trinité, Pila, Courmayeur e La Thuile fanno registrare in questo avvìo di stagione 815 mila 664 primi ingressi, con un incremento del 15% rispetto alla passata stagione dello sci.
I comprensori minori
I comprensori minori (Torgnon, Chamois, Antagnod, Brusson Estoul, Gressoney-Saint-Jean, Champorcher, Crévacol, Cogne, Rhêmes-Notre-Dame e Valgrisenche) fanno segnare 179 mila 574 primi ingressi, con una crescita del 48% in più rispetto allo stesso periodo della stagione 2018/2019.
Skyway Monte Bianco
Sono 39 mila 612 i primi ingressi per Skyway Monte-Bianco, l’8% in più rispetto ai 36 mila 764 ingressi dello scorso anno.
Il totale dei passaggi
Sono stati 7 milioni 623 mila i passaggi in questo primo scorcio di stagione nei comprensori maggiori e oltre un milione e 300 mila i passaggi nei comprensori più piccoli per un totale che fiora i 9 milioni di passaggi, con una crescita del 20% rispetto alla passata stagione invernale.
Sci…volare a scuola
Esordio con il botto anche per sci…volare a scuola, il progetto che ha inteso promuovere la pratica dello sci e la formazione degli studenti della primaria e secondaria di primo grado della Regione.
Gli incontri teorici in classe, possibili grazie alla collaborazione dei maestri di sci si sono tenuti prima delle vacanze natalizie mentre il 16 gennaio si terrà la prima uscita sulla neve per i ragazzi di prima media.
Sono circa 700 gli studenti che hanno aderito alla giornata di sci, snowboard o fondo tanto che si è resa necessaria una seconda data, il prossimo 14 febbraio.
A Pila, sono previste le giornate di sci e snowboard mentre per il fondo si scierà sugli anelli di Brusson, Flassin e Cogne.
Sono oltre 2 mila in più gli skipass a prezzo ultralight (50 euro) già venduti ai bambini e ragazzi under 18; 4441 contro i 2441 della scorsa stagione, con un incremento dell’82% e un incremento del fatturato del 17%.
Il futuro: 9,6 milioni di investimenti
Ricordando che nel 2019 «attraverso due leggi, la legge 6 e la legge 8, la Regione ha contribuito per circa 8 milioni allo sviluppo degli impianti di risalita, dell’acquisto di battipista e di interventi per l’innevamento programmato» (oltre alla analoga quota investita direttamente dall, l’ingegner Giuliano Zoppo, dirigente della Struttura Infrastrutture Funiviarie, ha precisato «come nel bilancio previsionale 2020/2022 la quota di investimento sale ancora fino a 9 milioni e 600 mila euro».
E l’ipotesi è di reperire altri fondi per investimenti strategici, per lo sviluppo dei comprensori e al di là delle somme già investite dalle singole società.
Il presidente dell’Avif
Soddisfatto il presidente dell’Associazione valdostana Impianti a Fune Ferruccio Fournier che pur precisando «che ogni inverno fa storia a sé», ha sottolineato come «l’innevamento perfetto e la quota neve che ha garantito agli sciatori di prossimità una percorribilità perfetta delle strade abbiano contribuito a questo esordio di stagione molto positivo».
Fournier ha parlato dell’effetto moltiplicatore degli impianti «per 6-6,5», ribadendo «la crescita significativa. Se anche in certi frangenti zoppichiamo, il sistema degli impianti funiviari valdostani funziona bene».
I commenti positivi e il futuro
Il presidente di Finaosta Andrea Leonardi ha precisato che «la vera industria della Regione si chiama turismo» sottolineando «la tenacia e lo spirito di abnegazione di chi gestisce e lavora agli impianti, in condizioni spesso difficili».
Soddisfatto l’assessore ai Trasporti Luigi Bertschy che ha ribadito «la capacità della Valle di dare risposte, per gli impianti ma anche in tema di ricettività, di sistema di soccorso…».
«E’ anche importante saper analizzare ciò che non funziona e trarre insegnamento dalle criticità; il problema del turismo non sono soltanto le code agli impianti, ma ad esempio una buona manutenzione delle strade che consenta una percorribilità in sicurezza è un aspetto da non trascurare».
Bertschy, confortato anche dalle parole del collega all’Ambiente Albert Chatrian ha ribadito «l’indicazione politica chiara del futuro e cioè proseguire sulla strada degli investimenti, con i comprensori da sci e l’università al primo posto.
L’assessore ha anche fatto riferimento ai 750 mila euro messi a bilancio previsionale 2020/2022 come contributo al soccorso sulle piste da sci.
«L’indicazione del DEFR è chiara – ha detto l’assessore Albert Chatrian –. Bisogna proseguire sulla strada degli investimenti per essere competitivi nel Nord-Ovest, senza dimenticare il rispetto dell’ambiente e il presidio delle piccole stazioni, con l’obiettivo di saper far fruttare ciò che abbiamo ma anche come opportunità per l’occupazione e per le professioni della montagna».
Nella foto in alto, il presidente dell’Avif Ferruccio Fournier (primo a destra) con gli assessori Luigi Bertschy e Albert Chatrian, il presidente di Finaosta Andrea Leonardi, i dirigenti e i direttori degli impianti delle varie località.
(cinzia timpano)