Bilancio: Rete civica verso il no per divergenze su Cva e maxi comprensorio
Le divergenze, mai ricomposte, sull'ipotesi di collegamento funiviario tra i comprensori di Cervinia e del Monterosa e sugli indirizzi della Regione per Cva, allontanano dalla maggioranza regionale Rete civica
Le divergenze, mai ricomposte, sull’ipotesi di collegamento funiviario tra i comprensori di Cervinia e del Monterosa e sugli indirizzi della Regione per Cva, allontanano dalla maggioranza regionale Rete civica che «non potrà votare il Defr». Così Rete civica in una nota diffusa venerdì 24 gennaio. Sul dossier relativo a Cva «Rete Civica ha presentato tre importanti emendamenti; questi però non sono stati approvati e che ora saranno riproposti in aula». Mentre su collegamento Cervinia-Monterosa, ha presentato un emendamento chiedendo di »modificare la scheda del Defr che pone l’obiettivo della realizzazione del collegamento e prevede l’avvio della progettazione». In un terzo emendamento chiede «l’implementazione delle colonnine di ricarica per auto elettriche».
Colonnine di ricarica
Scrive Rc. «Non ci si può limitare a prevedere una implementazione di tre colonnine nel triennio; per favorire la mobilità elettrica, bisogna realizzarne molte centinaia».
Cva
L’emendamento per spostare da febbraio 2020 a luglio 2020 il termine per raggiungere l’obiettivo della Norma di attuazione sull’idroelettrico, intesa come miglior strumento per affrontare la tematica Cva, è indispensabile. Corrisponde al vuoto operativo di cinque mesi determinato dalla crisi del Governo italiano e del conseguente stallo dei lavori della Commissione paritetica. La data di febbraio 2020 significa che si intendono riprendere i disegni di privatizzazione che erano stati accantonati.
Collegamento intervallivo
Quanto al Collegamento Cervinia-Monterosa la posizione di Rete civica è notoriamente contraria. Non per questo ci sottraiamo al confronto. Abbiamo quindi chiesto di modificare la scheda del Defr che pone l’obiettivo della realizzazione del collegamento e prevede l’avvio della progettazione. E’ assai grave che tale scelta avvenga senza un riesame e un confronto approfondito sulla sostenibilità ambientale, economica e urbanistica del progetto. Ci sono nuovi studi e questi vanno messi a disposizione del Consiglio e di tutti i portatori di interesse per un confronto reale, cosa che finora non è avvenuta. L’emendamento presentato è di mediazione fra posizioni assai distanti e lascia le parti libere di sostenere le proprie proposte e visioni di fronte ai valdostani.
(re.newsvda.it)