Pays d’Aoste Souverain scende in campo e si prepara per la Fîta Nachonala
Gli indipendentisti parteciperanno alle Regionali, ma non si sa ancora se con una propria lista
L’anima indipendentista della Valle d’Aosta rialza la testa. E torna in campo con l’intenzione di essere protagonista alle prossime elezioni regionali. Non è ancora chiaro se con una lista propria oppure se con candidati in qualche lista «ma solo di stampo autonomista».
Torna nell’arena anche Joseph Henriet, arpitano e indipendentista da sempre, pronto a sventolare quel vessillo dell’indipendentismo che, ormai tanti anni or sono, aveva sventolato sotto le bandiere della Lega Nord.
Il revival avviene sotto le insegne di Pays d’Aoste Souverain, evoluzione moderna dell’antico spirito arpitano – indipendentista valdostano incarnato da Joseph Henriet, ideologo di antico pelo del Movimento.
Oggi (venerdì 28 febbraio) Henriet ha ripercorso, alla Cave di via De Tillier di Aosta, la genesi del Movimento. È partito dal 1536, quando in Europa «infuriava la guerra franco-asburgica e in Valle d’Aosta e nei paesi intorno al Monte Bianco dominavano i Savoia».
La Fîta Nachonala
«Nel 1997 – ha ricordato ancora un Henriet -, abbiamo dato corpo alla Prima Festa dell’indipendenza della Valle d’Aosta. Il governo regionale, privo di idee, ha risposto tre anni dopo copiando la nostra festa facendola diventare la” Festa dell’Autonomia”. Per noi un vero ricordo della colonizzazione e dell’italianizzazione della regione. Noi faremo la Fîta Nachonala de la Val D’Aoûta il 7 marzo, giorno in cui nel 1536 si riunì per la prima volta il Conseil des Commis». Si tratta «del primo vero parlamento valdostano, istituzione che riuscì a dialogare da pari con gli altri Stati europei e ottenere per la Valle d’Aosta la patente di Stato indipendente».
La Festa si svolgerà nella tensostruttura del campo sportivo di Nus con inizio alle 17. I promotori dell’iniziativa, esponenti di Pays d’Aoste Souverains, daranno cenni storici sul Movimento e presenteranno la Carta Nachonala.
Chiuderà l’incontro un concerto di Luis de Jyaryiot, Christian Sarteur e Philippe Milleret; tre artisti che si rifanno alla ideologia del Movimento.
«Il Movimento – ha detto Sarteur -, in un momento in cui lo scenario politico valdostano è estremamente confuso, intende scendere in campo con le sue idee di indipendenza della Valle, per un indipendentismo aperto, che vuole tenere vivo quel ”flambeau” che i valdostani non hanno mai voluto spegnere e che è tutt’ora vivo».
Secondo Michel Perret, tra i fondatori del Movimento «noi guardiamo essenzialmente ai movimenti autonomisti presenti in Valle e abbiamo come obiettivo quello di fare stare meglio i valdostani. Oggi tutti ci cercano ma non abbiamo ancora deciso quale via percorrere. Lo faremo a breve. Siamo comunque pronti e strutturati per i prossimi appuntamenti elettorali».
In foto, da sinistra: Michel Perret, Christian Sarteur e Joseph Henriet.
(alessandro camera)