Coronavirus, la bassa Valle piange l’ingegnere e professore Costantino Soudaz
Si è spento all'ospedale di Ivrea a 69 anni. La lettera del figlio Alessandro.
Un’altra vittima del Coronavirus. Si è spento sabato 28 marzo all’ospedale di Ivrea Costantino Soudaz, 69 anni. Era ricoverato da qualche giorno a causa del contagio da Covid-19.
Originario di Perloz, era residente da anni a Mercenasco (TO). Soudaz era stato nel 2005 consigliere di minoranza nel comune di Pontboset, dove si era candidato come sindaco e assessore ai Lavori pubblici a Pont-Saint-Martin. La passione per l’amministrazione l’aveva portato a ricoprire il ruolo di assessore anche al comune di Mercenasco.
Soudaz, ingegnere, era stato consigliere di amministrazione di CVA SpA.
Costantino Soudaz era stato anche professore di Tecnologia informatica alle Superiori fino a 5 anni fa. Nel 2018 una grande gioia di cui andava molto fiero: era diventato nonno di una bimba, Violante.
La bassa Valle accoglie questa brutta notizia con grande dispiacere.
Era stato anche membro della Commanderie della Valle d’Aosta dell’Ordine degli Anysetiers. «Collaborativo, sempre sensibile ed attento, allegro con gli amici valdostani e in ambito internazionale – ricordano gli Anysetiers -. Alla Famiglia sincere e profonde condoglianze e la vicinanza di noi tutti».
Negli ultimi anni Soudaz si era avvicinato molto alla causa ambientale, intervenendo ai giardini pubblici pubblici di Pont-Saint-Martin, ad un evento organizzato da un’associazione. Era stato candidato alle Regionali nelle fila di Alpe.
«Una grande persona, seria e corretta, con la quale era un piacere confrontarsi», commenta l’assessore comunale all’Ambiente, Junior Ennio Pedrini che lo ricorda proprio in funzione a quello evento e alla sua dedizione per la cura dell’ambiente e del territorio.
Con sgomento si leggono le parole che Costantino Soudaz scrisse poco tempo fa su Facebook: «Ospedale da giovedì. Non ho più febbre. Cura per respirazione. Moralmente sto molto bene e sono ben supportato». Purtroppo non ce l’ha fatta.
In foto: nel 2014, Costantino Soudaz con a destra il sindaco di Mercenasco, Giovanni Levrio.
Il ricordo del figlio Alessandro
Il figlio Alessandro ha scritto una lettera al papà.
«Ciao Daddy, abbiamo sempre giocato tanto con i nostri nomi, due bellissimi nomi greci che non usiamo mai per chiamarci. Tu Costantino, tutti gli amici però ti chiamano Tino, per me invece sei Daddy. Io Alessandro, tu sei l’unico che mi chiama Alex (e l’unico a cui lo lascio fare) …prima mi veniva in mente Alex Hitch con Will Smith e la mia autostima saliva, da circa tre mesi invece mi viene in mente Alex di Madagascar (con la x che si pronuncia come knicks di New York knicks) la mia autostima sta bene comunque… in fondo lui è il re dello zoo.
Mai come negli ultimi anni ho capito che Tu sei il vero “Lead by Example” che mi ha sempre guidato e sempre mi guiderà. Mi hai insegnato ad essere curioso: a casa ho sempre trovato più libri di quanti ne riuscissi a leggere. Mi hai insegnato ad amare lo sport: quando facevamo i nostri giri in bicicletta su e giù per mezzo Canavese tu li facevi con noi. Mi hai insegnato a viaggiare, nel modo più semplice possibile: facendomi viaggiare insieme a te non appena finiva la scuola e regalandomi tutte quelle cartine sulle quali disegnavo itinerari che erano il mio desiderio di scoprire il mondo. Mi hai insegnato ad essere onesto: non condividi nemmeno lo sconto sulle multe, se si sbaglia si paga ed è giusto così. Mi hai insegnato a non scendere a compromessi: davanti ad uno specchio devi guardarti negli occhi e riconoscerti sempre. Mi hai insegnato a divertirmi e qui (forse) l’allievo ha superato il maestro… Mi hai insegnato quelle maledette funzioni in quarta liceo e qui l’allievo non ha mai superato il maestro…
Il tuo status whatsapp recita tuttora “Nonno dal 3 maggio 2018” e questo è un piccolo grande indizio di quanto fossi enormemente orgoglioso di questo “nuovo ruolo”. Guarda il cellulare ogni tanto: c’è il nostro nuovo gruppo creato il 14 marzo nel quale invio quotidianamente foto e i files audio di Violante che pronuncia Soudaz meglio di un adulto.
Insomma Ingegnere, Maitre Grilleur, Dirigente e Professore, sei mille cose diverse e sei soprattutto la più importante: il mio Papà. Mi auguro di essere altrettanto bravo a trasmettere Amore e valori alla tua nipotina come tu hai fatto con me. Con l’aiuto della famiglia e degli amici sarà un compito un po’meno arduo.Sei il papà migliore che potessi desiderare e il miglior nonno che potessi desiderare per mia figlia».
(angela marrelli)