Emergenza povertà: compra il pane e lasciane altro già pagato per chi ha bisogno
All'iniziativa ha già aderito il panificio Luciano Sartor di via Aubert ad Aosta
Emergenza povertà. Compra il pane e lasciane altro già pagato per chi ha bisogno.
L’idea del ”pane sospeso” è venuta a Moreno Golia e ad abbracciarla è stata la cooperativa Montessori Valle d’Aosta guidata da Monia Rutigliani. Ad aderirvi per ora il panificio di Luciano Sartor in via Aubert ad Aosta. L’iniziativa è attiva da oggi primo aprile.
L’idea
L’idea dell’associazione prende spunto dall’ormai storico «caffè sospeso» partenopeo. «Quando un cliente ordina un caffè sospeso – spiega Golia – si trova a pagare due caffè pur ricevendone uno solo. In questo modo, quando una persona bisognosa entra nel bar può chiedere se c’è un caffè sospeso: in caso affermativo, riceve la consumazione di una tazzina di caffè come se gli fosse stata offerta dal cliente precedente. Ispirandomi a questa tradizione e idea ancora in auge a Napoli con la “spesa in sospeso”, ho pensato di lanciare l’idea anche verso la nostra regione».
Chi avesse bisogno della spesa di pane basta che lo chieda al banco e se c’è la disponibilità riceverà il suo sacchetto. «Ma invitiamo altri negozianti interessati ad accettare “il sospeso” a telefonare al 3311802065 o a scrivere a ideainmovimento@gmail.com» dice Rutigliani. Ai cittadini che vogliono contribuire non resta che comprare il pane per sé e per un’altra famiglia: il gesto è alla portata di tutti ma può fare una grande differenza.