Coronavirus, il centrodestra: «La Valle d’Aosta diventi modello per soluzioni medico-sanitarie innovative»
Urgente anche la riorganizzazione della catena decisionale nel settore delle microcomunità
Coronavirus. Il centrodestra: «La Valle d’Aosta diventi modello per soluzioni medico-sanitarie innovative».
Scrivono i coordinamenti regionali di Forza Italia e Fratelli d’Italia e il gruppo PnV-Area Civica-Front Valdôtain.
«La Valle d’Aosta faccia parlare di sé, questa volta in positivo, diventando un laboratorio unico in Italia per quanto riguarda le soluzioni medico-sanitarie innovative da mettere in campo per affrontare al meglio l’applicazione della cosiddetta ‘Fase 2’ della pandemia da Covid-19 sul territorio».
Piano strategico
Esprimono soddisfazione per l’approvazione all’unanimità – nell’adunanza del Consiglio regionale di ieri – dell’ordine del giorno che impegna la giunta regionale «a predisporre immediatamente un piano strategico regionale nell’ambito del quale coinvolgere esperti epidemiologi di alto profilo, che insieme agli esperti locali dell’Unità di Crisi, possano lavorare al varo di una campagna di screening a tappeto su tutto il territorio, anche attraverso test sierologici rapidi a cui sottoporre la nostra popolazione secondo categorie lavorative e fasce d’età differenziate, al fine di scongiurare l’insorgenza di una seconda ondata del contagio.
Da una parte è opportuno iniziare quantomeno a pensare a una road map di massima relativa a una progressiva riapertura delle attività produttive sul territorio, dall’altra è assolutamente fondamentale e urgente programmare prima le modalità di gestione dell’emergenza medico-sanitaria in vista della ‘Fase 2′”.
Nuova gestione per le micro
Nell’ambito dello stesso documento, considerate «le oggettive e gravi criticità emerse nell’ambito della gestione di diverse strutture per anziani», si è impegnato inoltre il governo regionale a prevedere «una riorganizzazione di tutto il settore, riconoscendo a ogni struttura un ruolo e una responsabilità decisionale sanitaria, ristabilendo la figura del medico di struttura e invitando la direzione strategica dell’USL VdA a individuare un responsabile sanitario dell’intero comparto».
Per quanto concerne gli ordini del giorno utili a varare regole più snelle e veloci per affidare lavori a imprese valdostane sul territorio e a indennizzare i costi fissi delle micro e piccole imprese e dei lavoratori autonomi durante la chiusura forzata delle attività, «spiace constatare come queste misure siano state bocciate nonostante siano state le stesse associazioni di categoria a richiederle a gran voce, motivo per cui le ripresenteremo immediatamente all’attenzione della commissione consiliare competente in vista del terzo provvedimento legislativo regionale anticrisi, anche se i primi interventi in tal senso andavano fatti subito e potevano essere fatti adesso, attraverso una diversa allocazione di almeno 8 milioni di euro, destinati invece a ulteriore indebitamento e a riduzioni Irpef di entità risibile».
(re.aostanews.it)