Emergenza povertà: dalla Caritas sostegno a 95 famiglie
L'Ente compra 40 tagli di capelli per sostenere piccoli artigiani e al contempo erogare un servizio ai chi ha bisogno
Emergenza povertà. Sono state oltre 200 le chiamate al numero verde 800 90 92 16 attivato dalla Caritas per la raccolta delle richieste di sostegno economico da parte di famiglie e di singoli in difficoltà. Sono stati già erogati circa 30.000 euro a 95 famiglie e persone in difficoltà, per aiutarle nelle spese primarie; nello stesso periodo la Caritas ha ricevuto 40 offerte per oltre 25.000 euro.
Ringraziamenti
Scrive. «A tutte le persone che stanno contribuendo con generosità e discrezione al sostegno delle famiglie in difficoltà va il nostro più sentito ringraziamento. Intendiamo proseguire a sostenere le persone e le famiglie in difficoltà, affinchè possano avere il necessario per le spese primarie. Inoltre, per aiutare i piccoli artigiani o le piccole attività che hanno subito una temporanea sospensione a causa dell’emergenza sanitaria, la Caritas valuta la possibilità di acquistare in anticipo beni o servizi, che saranno poi erogati quando le attività potranno riprendere e che avranno come beneficiari persone e famiglie in difficoltà».
Il taglio di capelli sospeso
«L’obiettivo è duplice: da una parte permettere a chi è titolare di una piccola attività di avere liquidità immediata per fronteggiare le spese contingenti senza indebitarsi, dall’altra aiutare famiglie in difficoltà socio-economica che riceveranno prestazioni e servizi che altrimenti non potrebbero permettersi. Un possibile esempio: una attività di parrucchiera che ha dovuto sospendere l’attività. La Caritas acquista oggi 40 tagli di capelli, così da dare immediata liquidità alla parrucchiera, che potrà continuare a pagare l’affitto del negozio e avere il necessario per vivere; quando potrà riprendere l’attività, nel tempo, 40 persone in disagio economico potranno usufruire del servizio di taglio capelli già pagato. Si realizza in questo modo un piccolo esempio di economia circolare, attraverso il quale si moltiplicano i beneficiari dell’aiuto».
I servizi di risposta ai bisogni primari sono stati mantenuti, rimodulati e in parte ampliati: la Mensa Tavola Amica resta aperta tutti i giorni e distribuisce pasti da asporto a circa 60 persone quotidianamente; i due dormitori ospitano in totale 20 persone e garantiscono l’apertura 24 ore al giorno, per permettere alle persone accolte di non dover uscire. In queste strutture, oltre alla cena e alla prima colazione, già normalmente distribuiti, in questa fase di emergenza si è aggiunto anche il pranzo, grazie ad un progetto della Cooperativa Noi e Gli Altri finanziato dalla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta.
(re.aostanews.it)