Coronavirus: Lega, Paolo Sammaritani «riavviare le varie attività subito»
POLITICA & ECONOMIA
di Danila Chenal  
il 30/04/2020

Coronavirus: Lega, Paolo Sammaritani «riavviare le varie attività subito»

Lancia il grido di allarme: «La priorità sanitaria adesso è diventata priorità economica»

Coronavirus. Per il consigliere della Lega Paolo Sammaritani «riavviare le varie attività subito». Per il leghista «non c’è più tempo. Riavviare con tutte le precauzioni possibili (e soprattutto ragionevoli), ma non ci possiamo più permettere di stare bloccati».

Grido di allarme

Lancia il grido di allarme: «La priorità sanitaria adesso è diventata priorità economica». «Prima sentivamo gli urli delle sirene delle ambulanze;  adesso sentiamo ogni giorno le grida di aiuto dei commercianti, degli artigiani, dei professionisti».

«In questo momento è inutile cercare le colpe economiche e politiche di tutto questo, adesso è il momento di ammettere che l’unica via per salvarci è quella di dare fiducia alla gente che sicuramente non ha l’intenzione di ammalarsi, ma che è costretta a riprendere, a lavorare per sopravvivere e per non buttare al vento una vita di lavoro e di sacrifici».

L’interrogativo

Quando Conte e Testolin avranno il coraggio di ammettere che, almeno per noi italiani e valdostani, il denaro per salvare le aziende, le partite Iva e tutti coloro che devono lavorare per incassare e per vivere non arriverà mai in misura sufficiente dall’Europa, dallo Stato o dalla Regione? Coraggio signori che ci state governando, ammettete come stanno davvero le cose e fateci riaprire adesso. Tutti. Siamo costretti a farlo, non vogliamo sopravvivere, vogliamo vivere dignitosamente e per farlo dobbiamo lavorare».

Invito al coraggio

Invita il presidente Renzo Testolin a un atto di coraggio. «Che arrivino pure diffide e impugnazioni da roma, di quelle discuteremo nelle sedi deputate, recuperiamo ora la nostra autonomia (anche di pensiero e di azione) e con lei la dignità. L’elemosina, che arrivi (se e quando arriverà) dall’Europa, dallo Stato o dalla Regione, non basterà».
(re.aostanews.it)