Fase 2, appello alla Politica: fare di più per autonomi e Partite Iva
Lo chiede il neo movimento Autonomi e Partite Iva Valle d'Aosta
«Fare di più per autonomi e partite Iva». Lo chiede il neo movimento politico Autonomi e Partite Iva della Valle d’Aosta.
«Stiamo vivendo il frutto della peggiore legislatura di sempre, in cui tutti i colori politici si sono dimostrati incapaci di giungere ad una qualsivoglia sintesi su ciascun tema di pubblico interesse: Cassa integrazione che non arriva ai dipendenti ed indennizzi che non sono previsti a favore delle imprese per la chiusura forzata delle attività – si legge in una nota -. Non solo, stiamo assistendo al peggior capitolo dell’Autonomia valdostana che non riesce a concretizzare nulla di veramente interessante se non proporre ulteriori indebitamenti alle partite Iva».
«L’accesso al credito è infatti uno strumento complementare ma non risolutivo – prosegue la nota -. Occorre implementare un risarcimento che tenga conto delle effettive perdite subite in base ai fatturati. Servono misure di sostegno agili che prevedano la corresponsione degli affitti di azienda e degli immobili per almeno sei mesi. Davvero poco di concreto è stato fatto nonostante i maggiori poteri che l’Autonomia ci concede, etutti i consiglieri sembrano impotenti alle mille difficoltà che le imprese stanno affrontando e dovranno fronteggiare».
«E’ del tutto intollerabile che le partite Iva vengano considerate una spesa corrente piuttosto che una risorsa per l’intera società valdostana e quindi un “investimento” per il futuro – si legge -. Autonomi e Partite Iva Valle d’Aosta sono consapevoli che se non ci saranno risorse economiche sufficienti per reagire nel migliore dei modi a questa crisi è perché nel passato molte sono state le spese per soli fini elettorali che non hanno prodotto nessun ritorno tangibile che in questo momento avrebbe fatto una gran differenza. Prendiamone tutti atto».
Tempestività
«Tuttavia, la responsabilità politica impone di trovare soluzioni “oggi” – sottolinea il Movimento -. E’ il momento dunque delle scelte. Le misure prese fino ad ora sono gravemente insufficienti e, per tale motivo, invitiamo tutte le forze politiche a collaborare tra di loro per fare di più. Siamo certi che è possibile. I 35 consiglieri oltre che essere pagati per farlo hanno la responsabilità decisionale che non può essere delegata ai dirigenti pubblici. E’ tendenza dei dirigenti a fare le scelte più sicure per loro ma non sempre tali scelte si rivelano come le migliori. Ci vuole coraggio e tra le varie soluzioni offerte individuare quella migliore. Il Presidente della Corte Costituzionale ha affermato che dentro la Costituzione si trovano le risposte al “fondo perduto” perché viviamo in un contesto eccezionale.Serve dunque responsabilità».
La richiesta
Il Movimento Autonomi e Partite Iva Valle d’Aosta chiede ai politici di «impegnarsi concretamente e, se serve, raschiare il fondo del barile per reperire tutti i fondi possibili della RAVA, delle partecipate, annidati negli assessorati, fino al fondo di solidarietà, per raccogliere quante più risorse possibili da destinare al primo motore della Regione: il tessuto produttivo delle nostre aziende. L’intervento della Regione non può dunque limitarsi a destinare alle partite IVA 400€».
Rivolgendosi alla classe politica, il Movimento chiede di cercare «un accordo con CVA per farci affrontare le bollette, tenete inconsiderazione l’ipotesi di aiutarci nelle spese fisse piuttosto che distribuire soldi a pioggia a chi potrebbe anche non averne così bisogno. Sostenere le imprese e le partite Iva non si pone in contrasto con politiche sociali per i più bisognosi. Tuttavia, imprenditori e lavoratori stanno sulla stessa barca che non va lasciata affondare. Aiutare le partite Iva significa salvare posti di lavoro. La politica valdostana, sinora abituata a promesse ed erogazioni per scopi elettorali, è chiamata alla responsabilità per sostenere le categorie produttive. E’ l’ultima chiamata è l’ultimo appello».
(re.aostanews.it)