Servizio spesa: Aosta approva il regolamento per l’erogazione
ATTUALITA'
di Danila Chenal  
il 11/06/2020

Servizio spesa: Aosta approva il regolamento per l’erogazione

Tra i requisiti la capacità residua di spesa tra i 200 euro pro-capite per le famiglie e 300 euro per i single, affitti e bollette dedotti

Servizio spesa: Aosta approva il regolamento per l’erogazione. La quarta Commissione consiliare permanente “Affari istituzionali” del Comune di Aosta ha stabilito le modalità di erogazione del “Servizio spesa” correlato all’emergenza epidemiologica da Covid-19. A disposizione 93 mila euro. Nella prima tornata hanno ricevuto il sostegno alla spesa 478 nuclei familiari. Ricontattati, le famiglie in difficoltà sono scese a 245. La quarta commissione municipale è unita sul regolamento e sulle modifiche ma non c’è tempo per votarlo. Approderà in Consiglio comunale il 17 giugno.

I contenuti

Ad illustralo il presidente della Commissione Antonio Crea (Psi). Destinatari: i nuclei familiari più esposti alle ricadute dell’emergenza coronavirus. Il regolamento va incontro anche a persone temporaneamente presenti sul territorio comunale in stato di necessità. «Solo casi particolari, non differibili» ha puntualizzato l’assessore alle Politiche sociali Luca Girasole. «Nobile ma è legittimo?». Questa la perplessità di Antonio Crea circa eventuali aiuti ai non residenti.

La procedura ribadisce la collaborazione con i soggetti co-progettanti. Resta l’acquisizione diretta dei beni e la consegna diretta. Il regolamento tra i paletti pone la capacità di spesa residua 200 euro pro-capite (affitti e bollette dedotti) per le famiglie e 300 euro per i single. Stralciato l’articolo che poneva tra i requisiti l’avere un conto in banca massimo 2.500 euro se single o 4.000 euro se famiglia il mese precedente la richiesta. Hanno prevalso le perplessità di Etienne Andrione e Monteleone.

Niente buoni spesa per chi ha una casa di proprietà libera da mutui e per chi ha pendenze economiche con il Comune. Per le domande si procederà con un colloquio telefonico registrato e l’invio di un’autocertificazione. Prima si individua la platea, poi si decidono le somme da dividere tra i vari nuclei. I beni verranno acquistati negli esercizi commerciali previa indagine di mercato, ma non per questa seconda tornata. «Con questa modalità la spesa si consegna a luglio. Basta esserne consapevoli» avverte Girasole. I colleghi commissari ne convengono. Resta il comma ma non sarà applicato in questa seconda tornata di aiuti.
(da.ch.)

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