Mobilità: in Valle d’Aosta è scoppiata la e-bike mania
Metti tre mesi di chiusura forzata tra le mura domestiche, aggiungi la sempre maggior voglia di due ruote e mobilità sostenibile e mescola il tutto con una serie di incentivi ed ecco che il boom delle e-bike è presto spiegato. È scoppiata la mania della bicicletta, soprattutto elettrica, in Valle d’Aosta e a confermarlo ci sono le testimonianze dei rivenditori, letteralmente presi d’assalto da persone che non vedono l’ora di solcare le strade in sella al loro nuovo bolide.
A parlare ci sono anche i dati. Per l’incentivo regionale, che prevede un contributo fino a 700 euro, finora sono stati finanziati circa 355 mila euro per un totale di 514 bici a pedalata assistita nel periodo che va dal 13 novembre 2019 al 20 maggio 2020. Ricordiamo che la disponibilità totale, comprendente anche le auto elettriche e ibride, era di 7 milioni di euro e, a quanto pare, verrà rifinanziata.
Per i residenti ad Aosta, poi, si aggiunge un ulteriore atout, con 500 euro di incentivo statale (già bruciati 400 milioni di euro della prima tranche, è in arrivo il rifinanziamento da 120 milioni per la seconda) che portano la cifra di contributi alla ragguardevole somma di 1.200 euro.
Roberto Gal: «Un boom incredibile, facciamo fatica a star dietro alle richieste»
«C’è un boom incredibile – esclama Roberto Gal di Gal Sport -. Non ci sono praticamente più bici, è un mese che corriamo e facciamo fatica a star dietro alle richieste. Sicuramente l’interesse è legato ai bonus, ma non solo, dopo tre mesi chiusi in casa la gente ha voglia di libertà». Il fenomeno colpisce principalmente le e-bike, ma «anche le mtb – continua Gal -; diciamo che però l’80% del mercato è elettrico in questo momento. C’è da dire che è un mercato in continua espansione, aumentato del 120% negli ultimi quattro anni, con previsioni di crescita di almeno un altro 30% per quest’anno».
«Da anni vendiamo circa 300 pezzi all’anno almeno, ma quest’anno ne venderemo almeno il doppio – conclude -. D’altronde, anche alla luce dei nuovi motori 900, le e-bike rendono le pedalate anche più impervie veramente accessibili a tutti».
Antonio: «Con gli incentivi regionali la gente si è svegliata»
Non si discosta l’impressione di Antonio di Hero Bike in via Festaz ad Aosta. «È un assalto – sorride -. Rispetto ai concorrenti riusciamo ad avere ancora qualche bici per fortuna; perché essendo prodotte in Italia le otteniamo in 7-10 giorni. Con gli incentivi statali e regionali la gente si è svegliata e non vede l’ora di accaparrarsi una bici. D’altronde, soprattutto i residenti ad Aosta, riescono a portarsi via un modello di alta gamma con circa 2.000 euro».
Il fenomeno è in crescita ovunque. «Vero, è in espansione in tutta Italia – ammette Antonio -. Persino i corrieri faticano a stare al passo, ma cerchiamo di soddisfare tutte le richieste. È sicuramente una cosa positiva, anche se non si riesce a lavorare come vorremmo. C’è la corsa anche per le bici a trazione “muscolare”, ma qui, avendo una marca che produce all’estero, c’è qualche difficoltà di rifornimento. I magazzini sono vuoti e la nuova produzione, anche alla luce dell’emergenza, non è ancora ripartita».
(alessandro bianchet)
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