Aosta, Adu vuole una città più verde, a misura di giovani, pulita e colorata
La presentazione delle liste di Adu
POLITICA & ECONOMIA
di Danila Chenal  
il 04/08/2020

Aosta, Adu vuole una città più verde, a misura di giovani, pulita e colorata

Per Daria Pulz impegni e programma del 2018 vanno rispettati senza cambiamenti di rotta

Aosta. Adu vuole una città più verde, a misura di giovani, anziani e disabili.

Le linee guida

«Noi vogliamo un’Aosta capace di accogliere i giovani con un bell’ostello, un’Aosta green, pulita e colorata, un’Aosta capace di rendersi conto che non siamo una metropoli ingestibile con i quartieri periferici abbandonati a loro stessi. Siamo un paesone in cui ci si conosce tutti e il compito della politica è anche quello di creare il senso di comunità: una comunità che funziona e che viene coinvolta nelle scelte dell’amministrazione». A parlare è Chiara Giordano, candidata sindaca al Comune di Aosta per la lista Ambiente, diritti e uguaglianza (Adu).

Prosegue «Non c’è bisogno di grandi promesse elettorali, di progetti che poi non sono altro che biglietti da visita a scadenza ma poi si traducono in un nulla di fatto». Giordano dice basta ai «quartieri ghetto stile anni ’60. Ogni quartiere deve tornare a essere valorizzato». Intende l’amministrazione come «veramente e concretamente a disposizione del cittadino». Vuole una città «a misura degli over 65, che sono i più numerosi» e di disabili «occupandosi dell’accessibilità».

Niente compromessi

Per Daria Pulz, candidata sul fronte comunale e regionale «impegni e programma del 2018 vanno rispettati senza cambiamenti di rotta che costituirebbero un tradimento degli elettori». Nessun accordo preventivo perché «è meglio giocarci il tutto per tutto rovesciando la logica del do ut des, dove il più debole vende l’anima al diavolo. Invece no, si parte dalla sostanza dei temi, se qualcuno li appoggia, bene. La contropartita è il rispetto dei giocatori in campo; se c’è da fare fallo, facciamo fallo, ma che sia un fallo regolare. Perché noi la partita non ce la vendiamo».

I nomi

Per le elezioni comunali sono stati presentati il vicesindaco, Giulio Gasperini, e la sindaca, Chiara Giordano. Pochi i nomi che si ripetono nella lista per le comunali e per le regionali, in primis Carola Carpinello (consigliera comunale uscente), Daria Pulz (consigliera regionale uscente), lo stesso Giulio Gasperini, Nives Paroli e Massimo Valenti. In entrambe compaiono molti candidati già presenti nel 2018, come i portavoce Jeanne Cheillon, Alex Glarey, Beatrice Feder, Clémy Sandon, Elio Cheney, Paolo Gino, Marco Sarboraria, Sauro Salvatorelli, a conferma di un progetto politico alla cui realizzazione Adu Vda è fortemente impegnata. In particolare, costante è la sua opera di sensibilizzazione per l’ambiente e contro il criminale dilagare delle discariche private, grazie anche alla presenza nell’affiatato gruppo di rappresentanti dei due comitati di Pompiod e dello sfruttato torrente Chalamy.

Adu Vda conferma il suo Dna al femminile con il 50% di rappresentanti di genere tra le due liste e apre con entusiasmo ai giovani, come la 21enne Chiara Bérard, che nella precedente tornata era troppo giovane per essere eletta, e Matteo Castello. Tra i nomi nuovi Mirko Billet, ingegnere e consigliere di maggioranza e poi di minoranza per complessivi dieci anni nel comune di Lillianes. Le nuove presenze confermano l’atout di Adu VdA: la scelta di candidare persone oneste e con competenze diverse che, tutte insieme, coprono le tante problematiche di cui si devono occupare i Consigli.

(danila chenal)

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