Aosta: riaprono a metà settembre servizi a prima infanzia e anziani
comuni
di Alessandro Bianchet  
il 27/08/2020

Aosta: riaprono a metà settembre servizi a prima infanzia e anziani

Definite le modalità di ripresa; i locali di viale Europa saranno destinati a centro diurno per anziani. Aumentano i costi ma non ricadranno sulla cittadinanza

Costi invariati per le famiglie, pur a fronte di nuovi onerosi impegni per rispettare tutte le misure di materia di prevenzione. Riapriranno comunque da metà settembre i servizi alla prima infanzia e i servizi residenziali per anziani del comune di Aosta.

La delibera

Ad annunciarlo l’assessore alle Politiche sociale del comune di Aosta, Luca Girasole, che ha dato pubblicità a un provvedimento della giunta aostana.

«In queste settimane gli uffici sono stati particolarmente impegnati nel valutare tutti gli aspetti relativi alla riapertura a metà settembre dei servizi per la prima infanzia e di quelli residenziali per anziani – sottolinea Girasole, che ringrazia i colleghi dell’esecutivo e spiega ancora -. Nonostante il Covid e le restrizioni previste dai protocolli, riusciamo a riaprire i servizi all’infanzia e i centri diurni per anziani, peraltro senza costi aggiuntivi per le famiglie».

L’iter

«Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza e la chiusura dei servizi educativi per l’infanzia e dei centri diurni per anziani – continua Girasole -, il Comune si è attivato per sospendere tutto dal 5 marzo, una scelta che ci ha consentito di riscontrare zero casi di positività al Covid».

Poi, con il DPCM del 7 agosto, ecco le misure per predisporre la ripresa delle attività per i servizi dell’infanzia, e la riattivazione dei servizi socio assistenziali per disabili (tra cui anziani non o parzialmente non autosufficienti).

Le misure

Alla luce di tutte le prescrizioni, i servizi all’infanzia verranno riattivati nel seguente modo.

I tre asili comunali (Roma, Europa e Berra) e i due presidi educativi di quartiere (Farfavola e Apeluna) vedranno una diminuzione dei posti disponibili. Infatti, bisognerà provvedere alla rideterminazione dei rapporti numerici bambini-educatori, che passano da 1 a 8 a 1 a 6. Dovranno anche essere garantiti 6 metri quadrati per ogni bambino.

Inoltre, i gruppi di bambini e gli educatori di riferimento dovranno «avere una composizione stabile – continua Girasole -. Bisogna evitare contatti con altri gruppi e operatori, nonché la rimodulazione degli stessi in caso di assenze».

Ogni gruppo, poi, dovrà disporre di spazi, arredi e giochi a uso esclusivo e opportunamente sanificati.

Infine, dovranno essere garantite la fornitura di dpi, pulizie intensificate, sanificazione degli arredi e delle superfici e degli oggetti che vengono a contatto con i bambini.

Aumentano i costi, ma non per le famiglie

«Ovviamente aumenteranno i costi pro capite del servizio – continua l’assessore alle Politiche sociali -, che passeranno da 796 euro a 1.275 euro (iva esclusa), ma il budget rimarrà invariato».

Nonostante questo, però, «saremo in grado di garantire il posto a tutti i bambini ancora in carico ai servizi (98) e avremo a disposizione una decina di posti per eventuali nuovi inserimenti – continua Girasole -. Inoltre, prevediamo due opzioni per la somministrazione dei pasti: preparazione interna o pasti monoporzione veicolati dall’esterno».

Il Comune, però, ha deciso di andare incontro ai cittadini, tanto che «non aumenteranno le quote a carico delle famiglie – spiega ancora Girasole -. Dovremo solo chiedere un sacrificio dal punto di vista logistico e organizzativo».

Orari fissi

Questo si traduce in orari «fissi di ingresso e di uscita, oltre a frequenze stabili (non meno di 20 ore settimanali) – evidenzia l’assessore -. Dovendo poi riattivare i centri diurni per gli anziani, che per questioni di sicurezza non potranno essere ospitati nelle strutture residenziali, dovremo per forza destinare una delle strutture per l’infanzia a tale scopo».

Centri diurni

La scelta ricade così sulla struttura di viale Europa, «quella che si presta di più dal punto di vista logistico» ricorda Girasole.

I centri diurni si svolgeranno secondo le seguenti modalità.

L’apertura sarà dal lunedì al venerdì con tre tipologie di frequenza: tutto il giorno (9-17) con possibilità di pasto, solo mattino (9-13.30) con possibilità di pasto e solo pomeriggio (14.30-19) con possibilità di cena.

Ogni spazio potrà ospitare al massimo cinque gruppi, ognuno composto da 3 a 7 persone.

Il rapporto con l’operatore sarà di 1 a 7, sarà garantito il servizio infermieristico per la preparazione, l’eventuale somministrazione della terapia e il monitoraggio delle condizioni di salute, mentre i pasti confezionati saranno veicolati dal servizio residenziale.

Gli ospiti, al massimo, potranno essere 22.

«Tutto questo è temporaneo – conclude Girasole -. Tutto tornerà alla normalità non appena questa emergenza sanitaria verrà dichiarata finita. In ogni caso, sarà mia personale premura incontrare i genitori dei bimbi che frequentano il nido di Viale Europa per chiarire loro il tutto e rispondere alle loro domande».

(alessandro bianchet)

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