Champoluc, serata di paura in rifugio: giovane minaccia gestori e ospiti con piccozza e bastoni, intervengono i carabinieri
CRONACA
di Luca Mercanti  
il 31/08/2020

Champoluc, serata di paura in rifugio: giovane minaccia gestori e ospiti con piccozza e bastoni, intervengono i carabinieri

E' successo sabato 29 agosto al Rifugio Belvedere: l'autore del fatto - un trentenne vercellese - è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria al Parini di Aosta

I rifugi alpini, come le vette e la montagna in genere sono mete che riconciliano, che fanno sfuggire i più per qualche attimo dallo stress quotidiano.

Ma quanto è successo sabato 29 agosto al Rifugio Belvedere di Champoluc lo avrebbero voluto evitare tutti, altro che riconciliazione. E’ stata infatti una serata alquanto movimentata, con attimi di paura. E’ quanto riporta oggi il quotidiano La Stampa.

Protagonista un giovane con problemi psichici ribattezzato “l’escursionista della notte”, il quale ha sfidato e minacciato brandendo una piccozza un ex calciatore della Premier League inglese, ospite con la sua famiglia (13 persone) del rifugio.

La famiglia di Bergamo del trentenne attaccante Fabio Zamblera (un ariete di 192 centimetri che ha vestito la maglia del Newcastle ed è stato Nazionale U19) e i dipendenti della baita-rifugio sono rimasti tre ore in balia “dell’escursionista della notte”, costretti a sprangare porte e finestre.

La serata si è conclusa con l’arrivo dei carabinieri di Brusson, la visita di un medico e il ricovero nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Aosta del giovane di 30 anni, residente nel Vercellese, conosciuto nella vallata d’Ayas come frequentatore della montagna.

Il fatto

Sabato L’escursionista della Notte era salito al rifugio, con bastoncini da trekking e piccozza, intenzionato a raggiungere i ghiacciai del Monte Rosa. Volontà manifestata nel pomeriggio a Champoluc. In rifugio si stavano preparando tutti per la cena. Il vercellese ha iniziato a lanciare richiami al cane dei gestori del rifugio. Vista la sua insistenza, gli è stato chiesto di smetterla. La risposta è stata veemente: invece di smetterla, ha iniziato a brandire la piccozza e ha inveito minacciando di “spaccare la faccia” chi lo aveva ripreso.

Sono così intervenuti i dipendenti del rifugio, i quali hanno cercato di calmare l’escursionista.

Alla fine il giovane è uscito dal locale e tutto sembrava essersi risolto. Sembrava. Perché quell’intrusione spiacevole si è trasformata in una ricerca di duello da parte del vercellese che continuava a inveire passando accanto alle finestre del rifugio. Proprio con i bastoncini picchettava contro i vetri.

Dal rifugio sono così stati chiamati i carabinieri, i quali, intervenuti, hanno poi chiamato un medico che ha constatato lo stato di alterazione dell’escursionista e ha consigliato il ricovero.

I militari hanno fatto intervenire l’ambulanza. Il ricovero è avvenuto poco dopo la mezzanotte. L’alterazione, secondo le prime analisi, sarebbe stata originata dall’assunzione di sostanze stupefacenti.

(re.aostanews.it)

 

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