Elezioni, Pays d’Aoste Souverain: «E’ l’autogoverno a distinguerci dagli altri»
Altri cardine del programma sono l'applicazione della zona franca, il taglio dei consiglieri regionali a 25, più autonomia ai comuni
Elezioni, Pays d’Aoste Souverain: «E’ l’autogoverno a distinguerci dagli altri». Parola d’ordine di Pas è: «E’ il momento di puntare i piedi e spezzare le catene». Il Movimento non parla tuttavia di secessionismo «che non è oggi all’ordine del giorno. Noi vogliamo creare la cultura dell’indipendenza poi si vedrà. Usciamo dallo schema che senza Roma non ce la facciamo: è tempo di essere padroni a casa nostra». Lo ha sottolineato Christian Sarteur nel pomeriggio di oggi, martedì primo settembre, nella conferenza di presentazione della lista Pays d’Aoste Souverain.
La discesa in campo
«Dopo sette anni di ricerca sull’indipendenza della Valle d’Aosta, abbiamo deciso di scendere in campo con una lista rappresentativa di tutti il territorio valdostano. Se saremo eletti in Consiglio Valle, porteremo aventi i nostri ideali e le nostre tematiche. Non siamo un gruppo formato solo dai fondatori indipendentisti o dagli ex arpitani ma anche di nuove persone che si sono appassionate al nostro progetto. A parlare è il presidente di Pas Michel Alexandre Perret.
Autogoverno e zona franca
A proseguire Philippe Milleret: «Il nostro programma è un progetto in dieci punti. Per qualcuno l’autodeterminazione è un’utopia ma a noi piace cedere anche nelle utopie. L’autogoverno ci differenzia dagli altri partiti autonomisti. Noi non siamo contro l’Italia ma contro il governo italiano; noi crediamo nei popoli liberi e federati, in una Valle d’Aosta libera in un contesto di popoli europei federati e uniti». Passando all’istituzione della zona franca ha detto: «Lo Statuto speciale è nella Costituzione dunque la Valle d’Aosta è a tutti gli effetti zona franca; è l’Italia che non rispetta la Costituzione».
Il programma
A Christian Sarteur è affidata l’illustrazione di altri punti del programma. «Vogliamo che l’individuo ritorni a essere cardine della società; dare più libertà decisionale ai Comuni, retribuire meglio i sindaci che hanno il polso del territorio». Altri punti nodali il taglio dei Consiglieri a 25 e l’istituzione di collegi uninominali «affinché tutte le vallate siano rappresentate, basta con un Consiglio regionale aosta centrico». Per i comuni sotto i 1500 abitanti Pays propone il ‘panachage’ (il voto di candidati trasversali alle liste) «che può essere un salto indietro nel tempo ma che può ridare dignità ai consigli comunali». Parla poi di revisione della legge sull’edilizia per «favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente, creando un’economia circolare».
Pays crede fortemente nel binomio turismo-agricoltura e per la cultura punta a una Valle d’Aosta del terzo millennio «dove ci sia un perfetto trilinguismo con italiano, francese e francoprovenzale ma anche la perfetta conoscenza della lingua inglese per proiettarci verso un mondo nuovo ma tenendo conto delle nostre radici». Per Pays «chiunque entrerà in Consiglio sarà al servizio della popolazione valdostana. Per noi il capo è il popolo».
Possibili alleanze
Sull’ipotesi di future alleanze sono abbottonati. «Una cosa è certa Pas non si schiererà con i partiti nazionali; non sosterremo un sistema italiano». Sui dossier quali Casinò, trasporti e Cva si prendono il tempo per prenderne visione concreta.
Della questione morale dicono: «Non è nelle nostre corde fare le pulci agli altri candidati. I processi li lasciamo ai tribunali». Contro le mafie? Contro il fascimo? «Certo. Sono ovvietà ma forse è bene ribadirlo» conclude Sarteur.
I candidati
- DANIELA AMATO
- TIZIANA CHALLANCIN
- DENISE CLOS
- MARCO COLLOMB
- MIRIAM FERRANDO
- LUIGI FOSSON
- NATASCIA FRANCO
- ROGER GEORGY
- ELISA MORGANA GLAREY
- MONICA GRASSI
- ENRICO GROSSI
- ALESSIO LODI
- PAOLO LOUVIN
- LORENZO LUPARIA
- GIULIA MAIURI
- JOÂO NETO MANGANELLI
- GIULIA MARTINENGO
- PHILIPPE EMILIO MILLERET
- FRANÇOIS MARIE PÉAQUIN
- MAURO PERRUQUET
- CHRISTIAN SARTEUR
- RICCARDO TARAGLIO
- HENRY DELFINO
- DONATO TRUCHET
- MÉLANIE VUILLERMOZ
- GUIDO ZUBLENA
(danila chenal)