Aosta, San Grato al tempo del Coronavirus: niente processione e tanti fedeli rimasti sul sagrato della Cattedrale
Oggi, lunedì 7 settembre, ordinato presbitero don Alessandro Valerioti
«Ti auguro di essere un buon prete». «E come dice il nostro don Fabio (Brédy, ndr) un prete, prete». Lo ha detto il vescovo di Aosta, don Franco Lovignana a Alessandro Valerioti, ordinato questa mattina, lunedì 7 settembre, presbitero in Cattedrale, ad Aosta, in occasione della messa per San Grato, patrono di Aosta.
«Umiltà, bontà, disponibilità e sopportazione vicendevole» sono le caratteristiche che un «buon prete» deve avere secondo il vescovo Lovignana.
Don Alessandro Valerioti classe 1989, è originario di La Salle, proprio come Franco Lovignana
Alla cerimonia di ordinazione erano presenti i familiari di don Alessandro (con papà Salvatore che fin da subito non è riuscito a trattenete le lacrime di commozione), gli amici seminaristi di Torino, oltre che, come di consueto, i neo “colleghi” parroci valdostani, che a San Grato si ritrovano per un momento di preghiera tutti insieme, seguita dalla processione con le reliquie del santo.
San Grato e la pandemia ![]()
Una celebrazione di San Grato condizionata dalla pandemia quella di quest’anno. In Cattedrale, a capienza ridotta, non sono potuti entrare tutti i fedeli, molti dei quali sono rimasti sul sagrato a seguire la celebrazione. I volontari hanno controllato che tutti i fedeli indossassero la mascherina e mantenessero la distanza di sicurezza.
Annullata poi la tradizionale processione per le vie del centro cittadino.
(lu.me.)