Coronavirus, ecco le nuove misure: salvi bar, ristoranti, parrucchieri, ma stop a fiere e sport giovanile di contatto
Palestre e piscine restano aperte, i bar fino alle 18, i ristoranti fino alle 24, coprifuoco solo se a deciderlo sono i sindaci
Dopo un tiramolla sull’orario di chiusura, resta confermato l’orario delle 24 per i ristoranti, mentre i bar dovranno tirare giù le serrande alle 18, a meno che non facciano servizio al tavolo.
Salvi parrucchieri e centri estetici.
Sul coprifuoco la parola spetta ai sindaci, che potranno chiudere alle 21 vie e piazze dove si formano assembramenti.
Palestre e piscine restano aperte, ma hanno una settimana per adeguarsi al protocollo.
Per i dipendenti pubblici smart working al 75%, niente Didattica a distanza ma ingressi a scuola scaglionati. Confermato lo stop stop agli sport di contatto amatoriali. Nuovo stop agli sport giovanili dilettantistici di contatto come calcio, pallavolo, rugby e pallacanestro.
Sono questi gli elementi principali del nuovo Dpcm che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha illustrato in televisione domenica 18 ottobre e che entrerà in vigore alla mezzanotte.
Assembramenti
I sindaci potranno disporre «la chiusura al pubblico, dopo le 21, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private».
Bar e ristoranti
«Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle 5 sino alle 24 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle 18 in assenza di consumo al tavolo; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le ore 21».
Sport di contatto
L’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni.
Sono sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale. Calcetto, basket e gli altri sport da contatto sono ora vietati a livello amatoriale e con il nuovo decreto la misura riguarderà anche le associazioni e le società dilettantistiche, comprese dunque le scuole per bambini e ragazzi.
Negli ultimi giorni c’è stato il tentativo in alcuni circoli di iscriversi a enti dilettantistici affiliati al Coni per aggirare le restrizioni. E dunque si è deciso di imporre una stretta per tutti.
Smart working
La decisione è presa: il 75% dei lavoratori dovrà rimanere in smart working. Una misura che mira a limitare i contatti all’interno degli uffici, ma anche a ridurre le presenze sui mezzi pubblici. Si tratta di un provvedimento che riguarda i dipendenti pubblici, ma potrà essere adottato anche nel settore privato con accordi mirati.
La scuola
L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza.
Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.
Sagre, fiere e congressi
Stop a sagre e fiere locali e a convegni se non quelli di carattere nazionale. Per la Valle d’Aosta, quindi, a forte rischio il Marché Vert Noel, la Foire de Donnas, mentre per la Fiera di Sant’Orso di Aosta – che è internazionale – forse si potrà studiare qualche accorgimento per salvarla.
(re.aostanews.it)