Lega, Manfrin e colleghi: «L’unico collante della maggioranza è l’odio verso di noi»
Per gli undici del Carroccio in Consiglio Valle la maggioranza propone «un programma carente, fumoso e dai troppi nodi da sciogliere»
Lega, Manfrin e colleghi: «L’unico collante della maggioranza è l’odio verso di noi». Per gli undici del Carroccio in Consiglio Valle la maggioranza propone «un programma carente, fumoso, ambiguo e dai troppi nodi da sciogliere».
Enigmatici su Cva
Per Stefano Aggravi (Lega) «Il dialogo è importante». Rivolgendosi al presidente in pectore Erik Lavevaz, dice: «Erano molti i punti di concomitanza nel nostro incontro dell’8 ottobre scorso. Qualche dubbio sul mantenimento delle competenze prefettizie da parte del presidente alcuni attuali partner l’avevano. La diaspora unionista non si ferma ai 14 ma è tanta. Sull’ospedale sono stupito. Proponevamo di fare il punto su tutti gli scenari quando governammo. Qui tornate indietro e, per me, è un merito. Il passaggio su Cva mi pare enigmatico. Non si parla più di quotazione ma vedo molta confusione. Un’abdicazione ai partner. Non vedo nulla sul Casinò, due righe me le sarei aspettate. Su Cime Bianche, monsieur Tayllerand sarebbe fiero di voi. Non pensate di venire a cercare maggioranze variabili dalle nostre parti».
Esclusi seppure vittoriosi
«E’ la prima volta che viene esclusa dal Governo la prima forza eletta. Questo ha un greve sapore e non fa sicuramente bene al dialogo». Rivolgendosi agli autonomisti: «Spesso siete stati succubi di quella sinistra con la quale oggi celebrate il matrimonio. L’unico collante è l’odio verso questa forza politica» aggiunge il consigliere del Carroccio Andrea Manfrin.
Le carenze
Per Luca Distort (Lega) programma carente sui beni culturali. A Marzi suggerisce di avere contatti con gli ordini professionali per quanto concerne le opere pubbliche. «Il coordinamento tra voi sulle acque non mi pare scontato. La sua non potrà chiamarsi giunta Lavevaz ma giunta Zingaretti».
Perora la causa dei docenti precari l’insegnante e consigliere della Lega Simone Perron chiedendo al nuovo governo «di rinviare il concorso». Per Paolo Sammaritani «il programma è scritto in politichese, non dice nulla sui temi fondamentale. Non poteva essere diversamente. E’ il programma dell’ambiguità. I nodi verranno al pettine quando si dovrà passare dal dire al fare».
Per Dennis Brunod «non mi è mai successo di vincere una competizione e trovarmi ai piedi del podio. E’ una situazione che ha disorientato l’elettorato. Non facciamo che allontanare le persone dalla politica». Ha poi perorato la causa dello sport, quelli popolari in prima battuta. «Nel programma lo sport è liquidato in tre righe».
Christian Ganis prende in analisi il turismo e punta il dito sul fatto che la «Valle è stata in questi anni non è stata sufficientemente pubbliccizata. Inizia la stagione invernale e in Tv si citano la Val di Fiamme e la Val di Fassa, non un cenno alla Valle».
Errore madornale
Erik Lavy, leghista della Jeune Vallée d’Aoste scende in campo per la difesa delle due lingue Walser «è il fallimento del bilinguismo. I giovani detestano il francese e il tedesco considerandole lingue straniere. Senza il bilinguismo non abbiamo il particolarismo e senza particolarismo non abbiamo l’autonomia». «Questo accordo di maggioranza passerà alla storia come errore madornale. Vi alleate con un partito anti valdostano e razzista verso i valdostani: la sinistra è anti valdostana. E’ una scelta che pagherete nel tempo» ha tuonato.
Dino Planaz: «E’ inutile dire che questo programma non è concreto. Dopo 10 mesi che i valdostani aspettano risposte dunque mi aspettavo qualcosa di più sull’emergenza Covid. Benissimo salvaguardare gli alpeggi, come scritto nel programma, ma come proteggerli da branchi di lupi quando governerete con chi li protegge?».
Raffaella Foudraz: «Cave e discariche sono liquidate in cinque righe. Eppure è sotto gli occhi di tutti la battaglia portata avanti dai cittadini con l’unico scopo di difendere la salute di tutti noi valdostani. Ai trasporti avete dedicato undici righe senza prendere in considerazione il fatto che non siamo raggiungibili in tempi brevi. Io credo che l’azione da fare subito per fare ripartire il turismo e le attività connesse è mettere in campo azioni affinché la Valle possa essere raggiunta in tempi brevi».
Rinnovamento di facciata
Nicoletta Spelgatti: «Lavevaz ho apprezzato il tentativo di rinnovamento. La sua linea è stata premiata alle urne. Questo tentativo è stato solo di facciata perché Lei politicamente ha fatto un grosso errore. Da subito siete partiti con comunicati con la solita raffica di insulti verso la Lega. E questi hanno un valore. Io risposi che ero disponibile a fare un governo serio e stabile. Ora all’opposizione troverete una Lega agguerrita, non per una questione di orgoglio e di poltrone, ma per il rispetto verso il mandato dei nostri elettori: avanti e schiena dritta. Voi avete ricostituiti la stessa maggioranza che è andata sotto».
(danila chenal)