Decreti Sicurezza, Zucchi (FdI): «Non è la priorità del Paese»
Fratelli d'Italia della Valle d'Aosta si mobilita per dire un no forte e chiaro all'abolizione o alle modifiche
Decreti Sicurezza, Zucchi (FdI): «Non è la priorità del Paese». Fratelli d’Italia della Valle d’Aosta si mobilita per dire un no forte e chiaro all’abolizione ma ma anche ad ogni modifica dei Decreti Sicurezza (noti come decreti Salvini) .
Le accuse
«Non è la priorità del Paese in un momento in cui l’impegno più totale deve essere quello per battere la pandemia Covid 19». Lo ha detto Alberto Zucchi, coordinatore regionale del partito della leader Giorgia Meloni, in una conferenza stampa convocata nei giardini Emilio Lussu ad Aosta.
«Mentre gli italiani che lavorano all’estero e i ragazzi che studiamo fuori dai confini italiani non possono venire a passare le vacanze di Natale a casa e mentre il governo giallo rosso di Conti, di Maio e Zingaretti apre i confini ai migranti di tutti i Paesi. Un paradosso intollerabile!» ha tuonato Zucchi.
Con lui Paolo Laurencet, consigliere comunale ad Aosta di Fratelli d’Italia e Lorenzo Aiello, coordinatore per il capoluogo del partito.
Zucchi ha criticato anche i più recenti atti del governo regionale «che produce solo atti che creano confusione nella comunità valdostana e sono fatti solo a scopo propagandistico». Critico Zucchi in particolare con il senatore Albert Lanièce. «Il suo atteggiamento attuale in Parlamento è ambiguo e non serve alla Valle d’Aosta».
Per Paolo Laurencet «il Governo italiano è fuori tempo. Noi cittadini italiani viviamo blindati in casa e i migranti sono liberi di andare dove vogliono. A questo aggiungiamo la confusione che regna nei rapporti tra Roma e Aosta. Al capoluogo regionale serve più sicurezza, cominciando non dal cancellare i decreti Salvini ma dal dare alla città una migliore illuminazione e, magari, telecamere».
Aiello si è scagliato contro l’emendamento ai Decreti sicurezza presentato dall’ex presidente della Camera Laura Boldrini. «L’emendamento impedirà il rimpatrio dei clandestini omosessuali. Una cosa impossibile da provare, avremo barche in arrivo battenti ‘bandiera arcobaleno’».
(alessandro camera)