Nuovo Dpcm: a Natale e Santo Stefano vietati spostamenti da un comune all’altro
Nuovo Dpcm: a Natale e Santo Stefano vietati gli spostamenti da un comune all’altro.
Confini regionali chiusi dal 21 dicembre al 6 gennaio compreso e nei giorni di Natale e santo Stefano, divieto di spostarsi tra un comune e l’altro con estensione del coprifuoco la sera di giovedì 31 dicembre, fino alle 7 del primo gennaio.
Sono tutte confermate le indiscrezioni che nei giorni scorsi hanno infiammato il dibattito in tutta Italia.
Il Premier Conte, in diretta poco dopo le 20.15, ha illustrato i contenuti del DPCM Natale pdf (15).
«In un mese abbiamo piegato la curva dei contagi – ha spiegato il Premier – l’Rt è attualmente a 0,91 e registriamo anche un calo significativo degli accessi in Pronto Soccorso e di ricoveri nelle terapie intensive (oggi però si registra la cifra record di 993 decessi, ndr).
E’ ragionevole prevedere che in un paio di settimane tutte le regioni saranno gialle – risultato significativo se pensiamo che anche nelle aree rosse, le scuole primarie sono rimaste aperte, così come fabbriche e uffici.
Stiamo evitando un lockdown generalizzato come in primavera.
I risultati ci confortano ma non possiamo distrarci e abbassare la guardia; se affrontassimo anche il periodo delle festività natalizie con le regole delle zone gialle, ci sarebbe una inevitabile curva dei contagi.
Ecco perchè siamo costretti a introdurre un piano di misure, per scongiurare il rischio di una terza ondata già in gennaio che potrebbe non essere meno violenta della prima e della seconda».
SPOSTAMENTI
Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati tutti gli spostamenti da una regione all’altra, anche nel caso si possegga una seconda casa.
Il giorno di Natale e il giorno di Santo Stefano sono vietati anche gli spostamenti da un comune all’altro.
Su tutto il territorio nazionale vige il ‘coprifuoco’ dalle 22 alle 5.
La sera del 31 dicembre, il coprifuoco verrà esteso alle 7 del primo gennaio.
Sono fatte salve le esigenze di spostamento per ragioni di lavoro, salute o in caso di necessità, per esempio per assistere persone non autosufficienti.
E’ comunque consentito il rientro nel comune di residenza, domicilio o luogo di lavoro, luogo dove si abita con continuità o periodicità; si fa così strada al ricongiungimento di coppie che magari per ragioni di lavoro non convivono nella medesima abitazione
Gli italiani che si recheranno all’estero per turismo dovranno, al rientro, sottoporsi alla quarantena.
Lo stesso succederà a chi arriva in Italia nello stesso periodo (21 dicembre-6 gennaio), dovrà sottoporsi a quarantena.
PISTE DA SCI
Gli impianti rimangono chiusi dal 4 dicembre e fino al 6 gennaio compreso.
Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono sospese anche le crociere.
SCUOLA
Dal 7 gennaio la didattica tornerà in presenza, per le scuole secondarie di secondo grado, nella misura del 75%.
BAR e RISTORANTI
Nelle zone gialle, bar e ristoranti potranno restare aperti a pranzo anche a Natale e a santo Stefano.
Nelle zone arancioni e rosse, bar e ristoranti restano chiusi; sono sempre possibili l’asporto e il domicilio.
Sulla questione pranzi, cene in casa e festeggiamenti, il Premier Conte ha commentato: «In un sistema liberal-democratico, non possiamo entrare nelle case delle persone e perciò introduciamo una forte raccomandazione: raccomandiamo fortemente di non ricevere a casa persone non conviventi, dove festeggiamenti diventano pericolosi. Proteggiamo i nostri cari».
ALBERGHI
Gli alberghi restano aperti in tutta Italia.
La sera del 31 è vietato organizzare cene e veglioni.
I ristoranti degli alberghi dovranno chiudere alle ore 18; dopo quell’ora sarà ammesso esclusivamente il servizio in camera.
NEGOZI
A partire da domani, venerdì 4 dicembre, i negozi potranno rimanere aperti fino alle 21.
E’ stata decisa una ulteriore misura per il cash-back che il Premier ha definito Italia cashless.
«Per sostenere attività commerciali abbiamo deciso un extra cash back per le spese di Natale, con un rimborso previsto del 10% su tutti gli acquisti effettuati, anche pasta, carne, giochi per bambini o spese del parrucchiere purchè pagate attraverso app o carte. E’ previsto un rimborso fino a 150 euro per persona, cumulabile dai vari componenti del nucleo familiare.
Il cash back sarà solo possibile per gli acquisti effettuati nei negozi, non sono valide le spese sostenute con e commerce. «E’ il momento di sostenere i negozi di prossimità», ha spiegato il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
Nella foto in alto, il Premier Giuseppe Conte in un fotogramma della diretta di questa sera.
(cinzia timpano)
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