Heineken Pollein: azienda e sindacati trovano accordo economico per esuberi
Già conclusa, con esito ritenuto soddisfacente, la trattativa per salvaguardare la posizione dei 9 esuberi (93 in tutta Italia) nello stabilimento valdostano
Un accordo economico con risoluzioni dei rapporti di lavoro incentivate e volontarie. È giunta a una quadra la trattativa tra Heineken e sindacati, dopo l’allarme seguito all’annuncio della multinazionale della birra di 93 esuberi per gli stabilimenti italiani, alla luce della volontà della casa madre di tagliare il costo della forza lavoro di un pesante 20%.
Nell’incontro del 3 dicembre tra i sindacati nazionali e il coordinamento unitario delle Rsu di Flai Cgil, Cisl, Uil e Savt, sembra rientrare un minimo l’allarme per le realtà del Bel Paese.
Ricordiamo che i tagli prospettati da Heineken parlano di 19 esuberi negli stabilimenti produttivi (Pollein, Comun Nuovo -Bg-, Massafra -Ta- e Assemini -Ca-), di cui 9 solo in Valle d’Aosta, 28 per il gruppo vendita e assistenza clienti e 46 nella sede centrale di Milano.
L’accordo
Come detto, l’accordo tra sindacati e Heineken è stato raggiunto.
Secondo quanto comunicato dal Savt, gli esuberi prospettati saranno gestiti attraverso un accordo economico, che non prevede, anche alla luce dell’impossibilità di licenziare, nessuna risoluzione di contratto unilaterale.
Per quanto riguarda Pollein, ad esempio, gli esuberi verranno individuati attraverso un percorso di non opposizione al licenziamento e di accompagnamento alla pensione.
Per chi deciderà di uscire, è prevista una quota fissa di mensilità, cui si andranno ad aggiungere corrispettivi basati su carichi familiari, età (i più anziani prendono di più ndr.) e rapidità di decisione (incentivata la fuoriuscita prima del 31 dicembre).
Per i dipendenti che potranno raggiungere il requisito pensionistico entro 24 mesi, le integrazioni salariali saranno dignitose e potranno garantire una sicurezza economica per il futuro.
Gli accordi, comunque, dovranno essere definiti entro la fine di marzo.
I commenti
«L’accordo è soddisfacente – sottolinea Gabriele Matterana della Flai Cgil -. Le RSU stanno verificando già le posizioni dei lavoratori e le eventuali richieste per uscire da Heineken da pensionandi o da coloro che intendono uscire su base volontaria. Ovviamente bisogna migliorare la situazione sindacale, perché c’è stata un’accelerata assurda, ma l’accordo trovato accontenta le parti in causa. La cosa positiva è che ci sarà un’integrazione alla Naspi per i pensionandi, così da permettere loro di raggiungere abbastanza in tranquillità l’età pensionabile».
Matterana evidenzia poi un aspetto. «Tutto questo scadrà prima del 31 marzo, finché ci sarà il blocco dei licenziamenti – conclude -. Speriamo di coprire tutte le caselle e non avere brutte sorprese in seguito».
«Siamo soddisfatti del confronto, soprattutto per le ottime relazioni consolidate nel corso degli anni, con la direzione aziendale di Milano e con i colleghi alimentaristi delle segreterie nazionali, relazioni che hanno portato a una risoluzione della problematica in tempi ragionevoli – sottolineano Edy Paganin e Paolo Schiavon del Savt -. Dal punto di vista economico, ma anche per l’impatto sociale, non ci sono penalizzazioni particolarmente gravose».
(alessandro bianchet)