Sciopero dipendenti pubblici: «protesta sacrosanta, rivendichiamo risorse»
Cgil, Cisl e Uil hanno parlato «di momento vitale per lo sciopero, visti i due bilanci di previsione in Valle e a Roma, quando si distribuiscono risorse e si prevedono investimenti che la pubblica amministrazione aspetta da tempo». Presa di posizione contro il Savt che ha bollato come «inopportuno» lo sciopero: «una critica inaccettabile, difendiamo i lavoratori»
Sciopero dipendenti pubblici: «protesta sacrosanta, rivendichiamo risorse».
«E’ strumentale in questo momento alzare la barricate contro i lavoratori pubblici, questo sciopero è sacrosanto e lo rivendichiamo fino in fondo».
Respinge con forza al mittente le accuse Igor De Belli, segretario della Funzione Pubblica di Cgil, in merito alle modalità e alla tempistica dello sciopero indetto per la giornata odierna assieme al comparto pubblico della Cisl e della Uil.
«Perché ora? – ha spiegato De Belli durante la conferenza stampa organizzata nei pressi dell’ospedale Parini –
E quando avremmo dovuto farlo?
Abbiamo due bilanci di previsione uno in Valle e uno allo Stato.
Se non è questo il momento per rivendicare più risorse anche alla luce che si chiedono e si ventilano investimenti sulla pubblica amministrazione solo in questo periodo potevamo farci sentire.
Mi chiedo anche per chi ci ha criticato, anche da sindacati locali (il riferimento è al Savt, ndr), se non ora quando?
La rivendicazione dei diritti deve essere sacrosanta e percepita come tale e va fatta quando è giusto farla.
Questo era un momento essenziale per farla».
Non meno decisa e sicura della bontà di tale iniziativa anche la segretaria regionale della Uil Ramira Bizzotto.
«Se oggi la sanità e la pubblica amministrazione è in crisi sono per le scelte politiche che negli ultimi anni hanno tagliato in maniera trasversale la pubblica amministrazione senza, però, portare un risparmio nonostante dieci anni di blocco di contratti e dieci anni di blocco di assunzioni la spesa pubblica è aumentata perché si è preferito privatizzare.
Inoltre – ha aggiunto la rappresentante della Uil – basta con i lavoratori messi gli uni contro gli altri, basta giovani contro vecchi, basta lavoratori pubblici contro privati, tutti sono garantiti allo stesso modo a differenza che il dipendente pubblico ha il peggior datore di lavoro possibile, la politica».
L’ultima parola è andata il rappresentante della Cisl Paolo Decembrino.
«Vogliamo ricordare il sacrificio che in tutta Italia gli operatori sanitari stanno effettuando mettendo a rischio la propria vita e quella dei familiari.
E’ solo di due giorni fa, infatti, la notizia della scomparsa di un medico anche qui nella nostra regione.
Mi preme – ha concluso Decembrino – fare un passaggio sulle critiche arrivate da parte di un altro sindacato valdostano in merito allo sciopero.
Trovo quantomeno sorprendente che un altro sindacato ci venga a criticare quando proprio stiamo qui per fare valere i diritti dei lavoratori».
Nella foto in alto, un momento dell’incontro di stamane davanti all’ospedale Parini.
(sacha paternolli)