Giornata del risveglio: «Non siamo tanti, ma siamo quelli giusti»
In piazza Chanoux la denuncia del Comitato per la tutela dei Diritti Umani e Costituzionali
«Non siamo tanti, ma siamo quelli giusti». Con queste parole si è aperta la Giornata del risveglio, una fiaccolata per dire no a «questo governo che sta violando in modo spietato le libertà costituzionali della persona». Presente, in piazza Chanoux ad Aosta, una quarantina di persone.
Luca Vesan: «Il Covid è la punta dell’iceberg»
Per Luca Vesan, presidente del Comitato Valdostano per la tutela dei Diritti Umani e Costituzionali «il Covid è la punta dell’iceberg. È necessaria una rivoluzione in quattro fasi: spirituale, comunitaria, costituzionale e culturale». Vesan accusa i media tradizionali e i giornali di «parlare solo di morti e contagi e non dare spazio alle cure del dottor Luigi Cavanna di Piacenza, efficaci sul 100% dei pazienti e che costano 12 euro». Quindi si scaglia contro la «dittatura finanziaria dell’Unione Europea e l’austerity».
Non finisce qui. Vesan sottolinea che è «grave e allarmante che la scuola non sia messa in cima alle priorità. È necessaria una pedagogia che permetta lo sviluppo della persona e di trovare il proprio posto nel mondo».
Il presidente del Comitato invita poi a una «rivoluzione comunitaria per superare l’individualismo, a partire dal territorio». Poi rincara la dose: «Sosteniamo le economie locali, il nostro patrimonio va difeso, i nostri nonni sono morti per questo. Non usiamo l’Euro, ma il Valdex».
Nel corso del suo intervento, Vesan ha ricordato anche le continue violazioni dei diritti costituzionali con «norme sproporzionate. La salute non può essere solo quella fisica».
(t.p.)