Vaccini al Palaindoor: oltre 300 persone in piazza per «salviamo lo sport»
In piazza Chanoux la manifestazione organizzata
Vaccini al Palaindoor: oltre 300 persone in piazza per «salviamo lo sport».
Oltre 300 persone si sono ritrovate in piazza Chanoux per esprimere il proprio dissenso alla decisione di destinare il palaindoor a polo vaccinale per Aosta e per i comuni della Plaine.
Tanti bambini si sono seduti a gambe incrociate sulla piazza, esibendo cartelli: «lo sport è vita», «salviamo lo sport», «il palaindoor è la nostra casa».
Sul finire del sit in di protesta, Luna, 8 anni, ginnasta in erba della Gym, si è alzata e spontaneamente ha eseguito alcune ruote, strappando applausi e anche la commozione di qualche genitore.
«Non cerchiamo colpevoli ma soluzioni – ha spiegato Giulia Comé, presidente della società Gym Aosta, una tra le prime società sportive a trovare casa al palaindoor, come la stessa giovane ha ricordato.
«Prima ci allenavamo alla palestra dell’Ipr – dove metà lezione
- trascorreva per montare e smontare un solo attrezzo che si sceglieva a rotazione» – ha ricordato -.
«Non siamo contrari ai vaccini, anzi non vediamo l’ora che la comunità sia vaccinata per poterci riprendere la nostra vita e il nostro sport che in questo momento è riservato ai soli agonisti – ha precisato -.
Lo sport è vita, lo sport è un’attività che cambia la vita, i bambini che fanno sport saranno uomini e donne migliori.
Noi chiediamo solo di fare sport in sicurezza. Da domani saremo in mezzo a una strada, chiediamo che sia trovata una soluzione in tempi rapidi e certi».
Ha preso la parola Liana Calvesi, in rappresentanza dell’Atletica Calvesi, altra storica società che ha trovato casa al palaindoor.
«Più sport e meno giovani a bighellonare in giro – più i giovani si appassionano e meno problemi comportamentali e sanitari – ha spiegato Calvesi -. Noi siamo a favore dei vaccini, siamo dalla parte della salute pubblica e abbiamo davvero sperato si potesse trovare una soluzione diversa, in qualche struttura dismessa.
Adesso siamo facendo il trasloco, con tanto magone e con tristezza; speriamo che la campagna vaccinale cominci quanto prima e che finisca in fretta cosicchè possano cominciare i lavori di manutenzione e noi, tornare più attivi di prima».
In piazza sono intervenuti anche Vincenzo Gerbino del Tennis Club Aosta e Cristiana Martinetto in rappresentanza dell’arrampicata per l’Asd Oasi Vertical, ribadendo «le misure di sicurezza sono fedelmente rispettate e che addirittura i campi da tennis sono in un corpo a se stante, con ingressi separati».
Al grido di dolore delle associazioni si è aggiunta la Disval, rappresentata da Giorgio Bus: «la palestra Disval è l’unica in Italia a permettere a normodotati e persone con disabilità di allenarsi insieme, siamo riusciti a dare una casa ai disabili che vogliono allenarsi e lo possono fare in una struttura fruibile, senza barriere. Disabilità non è solo paraplegia, ci sono esigenze diverse».
Ha chiuso gli interventi il presidente della Uisp Massimo Verduci: «capiamo la vostra sofferenza – ha detto rivolgendosi ai tanti che hanno affollato la piazza – che è anche la nostra, perchè da tempo lo sport indoor è al palo.
Capiamo lo sconforto di chi non può preparare una gara o addirittura l’ha persa.
Anche la Uisp ha trovato dieci anni fa una casa al palaindoor ma ha trovato anche un terreno fertile con il quale confrontarsi e con l’associazionismo.
Sollecitiamo anche noi le istituzioni per superare questo difficile momento».
Un hip hip urrà dedicato allo sport e le ruote della piccola Luna hanno concluso la manifestazione.
(cinzia timpano)