Ristoranti: «tenete aperto anche simbolicamente, il virus non timbra»
L'appello del gruppo Filiera Ristorazione; il portavoce e ristoratore di Donnas Manuel Pagan replica al presidente della Regione che stamane ha sconsigliato atti di disobbedienza civile.
Arriva attraverso un video-appello di Manuel Pagan, il ristoratore di Donnas in prima fila contro la chiusura serale di bar, pub e ristoranti, la replica al presidente della Regione Erik Lavevaz che stamane, in Consiglio regionale ha risposto a un’interrogazione a risposta immediata della Lega, sconsigliando la disobbedienza civile.
Il ristoratore di Donnas Manuel Pagan
Mercoledì scorso, la Filiera Ristorazione ha inscenato in piazza Chanoux la protesta ‘Forchette e non forconi’, ha lanciato un appello ai colleghi ristoratori e baristi.
Lunedì 8 febbraio, Pavan, il ristoratore aostano Jean Claude Brunet, insieme ad alcuni altri rappresentanti del gruppo Filiera Ristorazione e Somministrazione sono arrivati sotto palazzo regionale portando del letame.
«Tenete aperto, anche simbolicamente»
«Io sono un liberale, non obbligo nessuno – ha detto Pagan -.
Vi invito però a tenere aperti i vostri locali e se non ve la sentite di garantire il servizio, almeno tenete aperte le luci, la porta, state dentro ai vostri locali.
Solo uniti riusciremo a uscire da questa situazione».
Secondo Pagan, la situazione dei mesi scorsi ha creato un pericoloso precedente.
«Oggi ci promettono imminenti zone bianche, ma abbiamo creato un precedente per il quale, ogni volta che ci sarà un’emergenza, verranno lì e ci chiuderanno».
«Chiedo al presidente della Regione, quanto parla del Suo lavoro e di quello delle Forze dell’Ordine, se lavora per o contro il popolo valdostano. Voi fate il vostro lavoro e noi faremo il nostro» -. ha detto Pagan nel video diffuso in tarda mattinata via social.
Disobbedienza civile
Il fatto di «sconsigliare la disobbedienza civile» ha fatto infuriare Pagan.
«Il presidente della Regione si dice sensibile al tema.
Ma minacciare le sanzioni attraverso le forze dell’ordine è sensibilità? Voi a pranzo, in tavola, ai vostri figli, mettete un piatto di sensibilità?
Con i problemi sanitari, economici, di delinquenza e criminalità, le Forze dell’Ordine devono multare persone che lavorano?
E’ questo l’obiettivo? – si chiede Pagan – io ho sempre pensato che le Forze dell’Ordine lavorano per e non contro i cittadini.
Che fanno il loro lavoro proteggendo i cittadini, non vessandoli mentre lavorano».
«Il virus non timbra il cartellino»
«Il virus c’è purtroppo. C’è anche a pranzo, non credo che timbri il cartellino.
Abbiamo investito per adeguarci alle norme: mascherine, distanziamento, gel sanificante.
Ora qualcuno mi spieghi perchè questo protocollo non va bene la sera, soprattutto per la realtà valdostana che non presenta rischi di assembramento.
Ecco, al limite le Forze dell’Ordine potrebbero aiutarci a evitare gli eventuali assembramenti fuori dai locali».
Disobbedienza civile o obbedienza alla Costituzione
«Il presidente della Regione parla di disobbedienza civile – spiega Pagan -. noi invece parliamo di obbedienza alla nostra Costituzione. La Costituzione garantisce e promuove il lavoro come diritto inalienabile.
Noi rispettiamo la legge fondamentale dello Stato, esercitando in sicurezza, nel rispetto dei protocolli che ci avete dato, il nostro sacrosanto diritto di lavorare.
L’enciclopedia Treccani parla di disobbedienza civile come del rifiuto di un gruppo di cittadini organizzati, di obbedire a una legge giudicata iniqua, attuato attraverso pubbliche manifestazioni.
Ecco, in sostanza il nostro diritto è nello spirito della Costituzione. Se noi riteniamo iniqua una norma, ci opponiamo, così come riteniamo che i Dpcm siano essi stessi illegittimi, illegali, perchè vanno contro i principi della Costituzione».
Nella foto in alto, il volantino della Filiera Ristorazione.
(cinzia timpano)