Legge anti-DPCM: la Corte Costituzionale dà ragione al Governo
Il palazzo della Consulta
ATTUALITA', POLITICA & ECONOMIA
di Davide Pellegrino  
il 24/02/2021

Legge anti-DPCM: la Corte Costituzionale dà ragione al Governo

La Consulta ha accolto il ricorso della presidenza del Consiglio dei Ministri contro la norma approvata dal Consiglio regionale; il presidente Lavevaz: «Rimane il rimpianto che l'annunciata rinuncia all'impugnativa si sia persa nel cambio di Governo a Roma»

La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso del Governo contro la Legge anti-DPCM approvata dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta. La decisione è arrivata nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 24 febbraio.

La legge era stata sospesa in via cautelare dalla Consulta con l’ordinanza numero 4/2021.

Il Governo Conte aveva annunciato l’intenzione di ritirare il ricorso, ma poi non l’aveva formalizzata.

La Corte Costituzionale boccia la Legge anti-DPCM

La Corte Costituzionale ha esaminato nel merito oggi in camera di consiglio il ricorso del Governo.

La legge impugnata dallo Stato è la numero 11 del 9 dicembre 2020, che consente misure di contenimento della diffusione del contagio da Covid-19 diverse da quelle statali.

«In attesa del deposito della sentenza, l’ufficio stampa della Corte Costituzionale fa sapere che il ricorso è stato accolto limitatamente alle disposizioni con le quali la legge impugnata ha introdotto misure di contrasto all’epidemia differenti da quelle previste dalla normativa statale – si legge in una nota diffusa in serata -.

La Corte ha ritenuto che il legislatore regionale, anche se dotato di autonomia speciale, non può invadere con una sua propria disciplina una materia avente a oggetto la pandemia da Covid-19, diffusa a livello globale e perciò affidata interamente alla competenza legislativa esclusiva dello Stato, a titolo di profilassi internazionale».

Le motivazioni della sentenza saranno depositate nelle prossime settimane.

Il presidente Lavevaz: «Rimane il rimpianto che l’annunciata rinuncia all’impugnativa si sia persa nel cambio di Governo a Roma»

«Prendiamo atto della sentenza annunciata dalla Corte Costituzionale – commenta il presidente della Regione Erik Lavevaz -; restiamo in attesa di leggerne le motivazioni e di conoscere quali articoli abbiano superato il vaglio di costituzionalità. Rimane il rimpianto che l’annunciata rinuncia all’impugnativa da parte statale si sia persa nel cambio di Governo a Roma».

Il presidente Lavevaz: «Rivendichiamo il nostro diritto a costruire un’azione efficace per la nostra realtà»

In questi mesi la Valle d’Aosta ha raggiunto risultati eccezionali nella limitazione della diffusione della pandemia; ribadiamo che la legge 11 aveva lo scopo di adattare le indicazioni nazionali per la gestione dell’emergenza sanitaria alle peculiarità del territorio valdostano, come abbiamo dimostrato con l’azione di questi mesi.

Mettiamo al primo posto la salute dei valdostani, rivendicando però il nostro diritto a costruire un’azione efficace per la nostra realtà; ed è quello che continueremo a fare, con attenzione e responsabilità.

(d.p.)

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