Vaccini anti-Covid: «raggiungere l’immunità di gregge entro luglio»
E' stata presentata la campagna di vaccinazione di massa che esordirà lunedì 1º marzo; la campagna di comunicazione verte sul messaggio «io mi vaccino, io ti proteggo».
Vaccini anti-Covid: «raggiungere l’immunità di gregge entro luglio».
Esordirà lunedì 1º marzo la campagna vaccinale di massa, «ponte che collega la nostra storia prima e dopo il Covid» – ha spiegato il presidente della Regione Erik Lavevaz – che ha ringraziato «tutti coloro che hanno lavorato a questo passaggio così importante per il futuro della nostra regione».
Lavevaz ha ricordato anche il ruolo dei Comuni e ha raccomandato «una massiccia adesione, in modo da affrontare il dopo Covid in maniera serena.
Ci aspetta la sfida più importante nei prossimi mesi, spero che la risposta dei valdostani sia all’altezza delle nostre aspettative».
Vaccini anti-Covid: le parole dell’assessore alla Sanità
L’assessore alla Sanità Roberto Alessandro Barmasse ha voluto ricordare le 415 persone decedute e ha rivolto un pensiero ai
farmacisti Lorenzo Repetto e Cesare Quey e al collega Giuseppe Miceli, sottolineando anche il tributo pagato da sanitari e dai rappresentanti del volontariato come Ettore Bettega.
«Sono passati dodici mesi da quando il Covid ha bussato alle porte della nostra regione – ha ricordato il dottor Barmasse – vi assicuro che vedere la trasformazione del contesto lavorativo nel quale ho sempre vissuto e ho sempre ritenuto rassicurante, è un passaggio della mia vita professionale che non scorderò mai.
L’impegno quotidiano, sin dal mio insediamento, è stato di tornare alla normalità.
La campagna che parte lunedì 1º marzo vuole veicolare ai cittadini un messaggio di responsabilità e di consapevolezza; solo con l’immunizzazione potremo riappropriarci della nostra vita».
Campagna vaccinale: le parole del direttore dell’azienda Usl
Il direttore dell’azienda Usl Angelo Michele Pescarmona ha ricordato il vaccine day di due mesi addietro – era il 27 dicembre, «con le prime 20 dosi inoculate del vaccino Pfizer BioNtech» e un mese fa l’adozione del Piano Vaccinale.
«Sono orgoglioso del fatto che insieme alla provincia di Bolzano ci contendiamo promo e secondo posto nella classifica che misura la percentuale dei vaccinati e per la vaccinazione degli ultra 80enni.
Non lo ritengo un traguardo, semmai un primo passo.
Non dobbiamo mollare la presa e dobbiamo mantenere la stessa pervicacia nell’andare avanti spediti con il Piano di vaccinazione».
Il direttore generale del’azienda Usl ha ricordato l’organizzazione delle quattro sedi di vaccinazione (Aosta palaindoor, Poliambulatorio di Morgex, salone polivalente di Perolles a Châtillon e sala polivalente comunale di Donnas) e ha anche ricordato l’accordo con i medici di famiglia che nei loro ambulatori vaccineranno il 15% dei loro pazienti tra 18 e 65 anni.
Ogni giorno, 30 medici, 15 infermieri, personale amministrativo ma anche personale della protezione civile lavorerà nelle sedi vaccinali, una task force che – se arriveranno con regolarità le forniture – ci permetterà di vaccinare 1000-1200 persone al giorno.
La previsione per il mese di marzo è purtroppo negativa, con un flusso di vacini decisamente inferiore e quello atteso.
«Nel volgere di poche settimana dovrebbe essere validato il vaccino Johnson & Johnson, somministrabile in un’unica dose -. L’obiettivo, con un adeguato approvvigionamento, di arrivare alla copertura di gregge entro il mese di luglio».
Vaccini anti-Covid: il commento del direttore sanitario
Il direttore sanitario dell’azienda Usl Maurizio Castelli ha spiegato i criteri che hanno deciso le classi di priorità per i bacini, non
solo per età ma anche secondo una stratificazione socio-sanitaria.
«Sono quattro le classi individuate, da zero a minor rischio, fino a una classe 3 per la quale il vaccino è prioritario e va somminisrato prima possibile – ha spiegato il dottor Castelli -.
Nella classe di minor rischio si trovano circa 67 mila valdostani; 12.200 si trovano in classe 1, 11097 in classe 2 e 1632 nella classe 3 prioritaria.
Al numero Info Vaccini sono arrivati le richieste più bizzarre, «addirittura qualcuno che ha millantato patologie pur di vantare una qualche priorità – ha spiegato -. Tutti i vaccini hanno efficacia idonea a coprire determinate fattispecie, hanno criteri di sicurezza riconosciuti e una qualità validata.
Il vaccino Pfizer BioNtech ha l’obiettivo di abbassare la letalità in soggetti con elevata comorbilità e ultra ottantenni mentre l’AstraZeneca è stato introdotto con l’obiettivo di abbassare la contagiosità nei soggetti sani, anche se adesso è offerto fino a 65 anni, anche a soggetti con patologie purchè non fragili.
Sul territorio, in ogni distretto, sarà osservato il criterio demografico.
Per una questione di equità, abbiamo deciso di offrire il vaccino, nella nostra regione, agli iscritti al Sistema sanitario della Valle d’Aosta».
Il dottor Castelli ha puntualizzato il senso della campagna di prevenzione primaria: «questa campagna, così come quella per il vaccino antinfluenzale o altri screening sono offerti alla popolazione perchè individuiamo in essi benefici per i singoli soggetti e per la collettività – ha spiegato -.
Non costringiamo nessuno e siamo disponibili ad approfondire dubbi e soddisfare la richiesta di informazioni.
Sappiamo che esiste una quota di persone che liberamente, decide di non vaccinarsi.
Il nostro obiettivo rimane quello di raggiungere il maggior numero possibile di persone perchè se non c’è cura, l’unico modo per contrastare il virus è prevenirlo.
E a coloro i quali dicono di aspettare che sia l’80% a vaccinarsi, ‘così sono a posto’ dico che non condivido affatto ma che rispetto la decisione e non penso di modificare il mio modo di fare. Il compito della sanità è di promuovere il benessere della popolazione».
I medici di medicina generale
La rappresentante dei medici di medicina generale Christine Rollandin ha ribadito «il sostegno all’azienda Usl e alla Regione nel cogliere e accettare la sfida della vaccinazione di massa».
Pur sottolineando la carenza di personale di segreteria e infermieristico, la rappresentante dei medici di famiglia ha ribadito «l’impegno e l’esperienza dei colleghi e la disponibilità a collaborare anche per individuare i pazienti non deambulabili che saranno vaccinati a domicilio.
Un compito semplice, perchè i medici di famiglia conoscono i propri assistiti».
A somministrare i vaccini al domicilio dei pazienti non deambulabili saranno i medici di continuità assistenziale.
La campagna di informazione
Di «campagna complessa che opera su informazione e comunicazione» ha parlato Bruno Baratti, ideatore e consulente per l’amministrazione regionale della campagna di comunicazione per la vaccinazione di massa.
«Responsabilità, partecipazione, impegno e protezione sono le parole chiave della campagna – ha spiegato l’esperto di
comunicazione -.
Non vedrete sangue o siringhe, abbiamo operato su immagini e palette di colori che trasmettono serenità, vicinanza, cura e protezione, temi che lavorano sul beneficio della decisione di vaccinarsi e del risultato che si ottiene a vantaggio della comunità.
Così, il cerotto diventa l’elemento finale che dà il senso dell’azione; più cerotti sovrapposti danno un fiore colorato, di speranza e restituiscono il senso di azione, di protezione, di rafforzamento e di unione».
Per veicolare l’importanza di aderire alla vaccinazione, saranno utilizzati social, testate on line, pubblicità a mezzo stampa ma anche mezzi più tradizionali come le affissioni attraverso manifesti 6×3 in italiano e in francese, la radio e la tv e i punti di vaccinazione, «luogo nel quale si conclude l’azione del cittadino che ha aderito alla campagna» – ha precisato Baratti -.
#iomivaccinovda e #jemevaccinevda sono gli hashtag lanciati per la campagna.
Il consulente esperto di comunicazione ha ribadito la «necessità di una informazione centralizzata, facile da consultare e responsiva» presentando anticovid.regione.vda.it, una landing page nella quale si trovano informazioni, faq e completata da un contatore digitale che ogni giorno fotografa lo stato dell’arte in tema di somministrazione di vaccini.
La campagna di comunicazione si avvale di 23 testimonial che gratuitamente, hanno prestato il loro volto, testimoniando l’importanza di vaccinarsi e di fidarsi della scienza.
Tra i testimonials, il pluricampione di Nus Federico Pellegrino, il collega Francesco De Fabiani ma anche medici, infermieri, oss, i giovani attori del gruppo Lo Digourdì, l’artista e musicista Vincent Boniface, il cuoco Filippo Oggioni, don Daniele Borbey e altri ancora.
Ecco l’elenco dei testimonials:
Anna Maria Billia estetista
Tiziana Di Benedetto panettiera
Filippo Oggioni cuoco
Lo Digourdì giovani attori del gruppo di teatro popolare
Vincent Boniface artista e musicista
Federico Longhi cantante lirico
Michel Isabellon presidente Association Tsan
Maria Gabriella Maquignaz medico di medicina generale
Roberto Bonin presidente Association Batailles de reines
Giovanni Chiantaretto medico ortopedico
Daniele Borbey sacerdote
Marlène Mauris coordinatatrice infermieristica
Hervé Grosjean vigneron
Gabriella Delfino coordinatrice infermieristica
Davide Piccolo medico chirurgo vascolare
Elena Neyroz albergatrice
Silvia Roero medico anestesista rianimatrice
Elettra Pizzini operatore socio sanitario
Francesco De Fabiani atleta sci nordico
François Cazzanelli alpinista e guida alpina
Chicco Pellegrino atleta sci nordico
Rocco Foti speaker dj.