Aosta, tornano in piazza i ragazzi dei Fridays for future
Aosta, tornano in piazza i ragazzi dei Fridays for future.
In Place des Franchises piccolo flash mob per ricordare la necessità di un intervento tempestivo sull’emergenza climatica.
Sei ragazzi si sono ritrovati questo pomeriggio, in centro ad Aosta, con i loro cartelloni colorati per attirare l’attenzione sulla loro protesta.
Nonostante la pandemia l’azione dei ragazzi dei Fridays for future, il movimento globale nato attorno alla protesta sul cambiamento climatico dell’attivista Greta Thunberg, non si è fermato.
«Abbiamo ritenuto che ci fossero le condizioni per tornare in strada con un piccolo flash mob, distanziati e con le mascherine» spiega Margherita Facchini.
«Siamo qui a ricordare che per intervenire sul cambiamento climatico i tempi sono stretti, eppure ancora non si vede nessuna azione, mentre invece, com’è giusto che sia, per la pandemia l’azione è stata immediata».
Assieme a Margherita ci sono Bianca Massino, Vanessa Jeantet, Corina Simincov, Giada Brunod e Daniele Matta.
«Dobbiamo agire ora, per la pandemia ci riusciamo, perché per il clima no?»; «Necessari interventi immediati e di lunga durata!»; «Climate Justice is Racial Justice» alcune delle scritte colorate sui cartelli che parlano per loro.
I ragazzi inoltre dicono di essere tornati in strada per ricordare lo sciopero globale sul clima in programma il 19 marzo.
«Non sappiamo ancora se e cosa potremo fare – dicono -, ci stiamo lavorando. L’idea sarebbe organizzare un flash mob tipo questo, magari con un po’ più di persone, ovviamente statici e distanziati, ci stiamo lavorando. Se non si potrà fare nulla in presenza ci organizzeremo sui social».
In tempi di pandemia l’azione dei ragazzi dei Fridays for future passa attraverso i social, specie Instagram.
«Ci ritroviamo virtualmente lì, parliamo, portiamo avanti il dibattito. Intanto, una prima azione concreta che si può fare è firmare per lo stop ai gas serra».
A ricordarlo un grosso cartellone.

Su eci.fridaysforfuture.org è possibile firmare la petizione online che chiede:
1 – che l’Unione Europea rispetti l’accordo di Parigi che prevede la riduzione dell’80% del gas serra entro il 2030 e l’azzeramento entro il 2035;
2 – l’istituzione di una regolamentazione delle emissioni alle frontiere;
3 – che non si facciano trattati di libero scambio con i paesi che non rispettano le leggi sul clima;
4 – la diffusione di materiale didattico gratuito che spieghi cause, conseguenze e soluzioni della crisi climatica
(erika david)
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