Lega Vallée d’Aoste e Pour l’autonomie puntano il dito: «dal governo solo risposte vaghe»
I 14 consiglieri di minoranza spiegano lo stop alle iniziative in Consiglio per la seduta del 10 e 11 marzo
Lega Vallée d’Aoste e Pour l’autonomie puntano il dito: «dal governo solo risposte vaghe». Lo hanno detto i 14 consiglieri dell’opposizione che in una conferenza stampa hanno motivato lo stop alle iniziative in Consiglio Valle per la seduta di mercoledì 10 e giovedì 11 marzo. «Non saliamo sulle barricate, ci asterremo solo per la prossima seduta del Consiglio Valle dal presentare iniziative, vogliamo fare da pungolo. La maggioranza è inefficiente e inefficace e deve cambiare passo». E’ la denuncia corale dei gruppi di opposizione che rivendicano, numeri alla mano, 384 iniziative in quattro mesi.
Cambio di passo
I due gruppi chiedono a gran voce di «accelerare sulla legge per i ristori perché i valdostani hanno bisogno di risposte concrete».
«La maggioranza in questi mesi ha dimostrato di non avere idee concrete limitandosi, per lo più, a vivere alla giornata. A chi decide di fare muro, di secretare le sedute, non possiamo che lanciare una sfida». A sottolinearlo i due capigruppo Andrea Manfrin e Marco Carrel.
«E’ tutto il Consiglio che viene bistrattato. Non c’è confronto né in aula né nelle Commissioni consiliari». Così Mauro Baccega. Il collega Augusto Rollandin evidenzia che «sulla gestione del lupo hanno presentato una legge fotocopia» e si chiede: «non era meglio discuterne e giungere a una sintesi?»
Tornano sul programma di legislatura Paolo Sammaritani e Nicoletta Spelgatti. «E’ un tentativo di mettere insieme forze che non stanno bene insieme. Se un governo non riesce a mettere insieme strategie e progettualità con coraggio per la Valle d’Aosta non ci sarà futuro. E’ una maggioranza minestrone».
Snocciolano i già noti temi divisivi: la ferrovia, il lupo, i collegamenti intervallivi, la Cva. Negano di puntare a un governo di salute pubblica o a spingere la maggioranza a rompere con Pcp o almeno con le sue componenti più intransigenti (leggi Chiara Minelli e Andrea Padovani).
(da.ch.)