Francofonia: Jacopo Agazzini, liceale di Courmayeur, vince una borsa di studio per il Canada
Il giovane 17 anni sarà ospitato per un anno da una famiglia e frequenterà il quarto anno di liceo
Francofonia: borsa di studio per Jacopo Agazzini, liceale di Courmayeur. Lo studente soggiornerà per un anno in Canada.
Jacopo Agazzini, 17 anni, residente a Courmayeur e studente del terzo anno del Liceo Scientifico annesso al Collegio “Umberto I” di Torino ha vinto la borsa di studio per la formazione francofona. La cerimonia di consegna si è tenuta nel pomeriggio di oggi, martedì 16 marzo, nella sala dell’Assemblea Regionale alla presenza del presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, dei vicepresidenti del Consiglio, Aurelio Marguerettaz e Paolo Sammaritani, dei segretari consiglieri, Corrado Jordan e Luca Distort , e della presidente del Centro Fondazione Intercultura, Mara Ciardi.
Lo studente
«Sono abituato a stare lontano dai miei genitori, visto che frequento il Liceo a Torino, anche se nei fine settimana torno a casa a Courmayeur – racconta Jacopo Agazzini -. Ho un grande interesse per le materie scientifiche, ma anche per la storia; mi piacciono gli sport, in particolare lo snowboard e la mountain bike, e le passeggiate in montagna. Sono sicuro che il Canada saprà offrirmi un’esperienza anche sotto questo profilo. Non vedo l’ora di partire, di conoscere nuovi amici, di entrare in contatto con culture diverse dalla mia. Spero che questa avventura mi aiuti a crescere, sia dal punto di vista umano che dal punto di vista scolastico».
La borsa di studio
La borsa di studio, del valore di 6.000 euro, è sostenuta dal Consiglio Regionale della Valle d’Aosta in collaborazione con la Fondazione Intercultura onlus di Colle di Val d’Elsa (Siena) e permetterà a Jacopo di soggiornare per un anno nel Canada francofono, dove sarà accolto da una famiglia e dove frequenterà il quarto anno del Liceo; parteciperà inoltre alle varie attività extracurriculari e potrà contare sull’assistenza dei corrispondenti locali di Intercultura.
Le dichiarazioni
«Nel bel mezzo della pandemia parlare di viaggi e soggiorni all’estero sembra un’utopia – sottolinea il presidente Alberto Bertin – ma bisogna avere la capacità di guardare oltre, con ottimismo e fiducia. L’apertura dei nostri giovani passa anche attraverso questi progetti di scambio, sui quali il Consiglio di Valle ha investito molto. Da un lato, questo momento di formazione arricchisce il loro bagaglio culturale come individui e come cittadini; dall’altra, diventano veri e propri ambasciatori della nostra Valle, dei suoi valori e delle sue particolarità».
«Nonostante la pandemia – spiega la presidente del Centro Intercultura, Mara Ciardi – l’interesse per i programmi di mobilità tra gli studenti non è diminuito. La speranza e la fiducia dei giovani nei confronti del futuro deve essere alimentata anche da queste borse di studio, che rappresentano un supporto importante per soddisfare la loro voglia di conoscere e di aprirsi al mondo».
(re.aostanews.it)