18 marzo: è la Giornata in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus
Il Governo regionale rende omaggio alle 419 persone scomparse dopo aver contratto l'infezione da Sars-CoV-2. Il presidente della Regione Lavevaz: «lo sforzo di tutti ci ha permesso di intravedere la luce in fondo al tunnel, la campagna vaccinale ci mostra la direzione».
18 marzo: è la Giornata in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus.
Ieri sera il Senato ha approvato all’unanimità l’istituzione della Giornata nazionale per le vittime del Covid che sarà celebrata ogni 18 marzo.
Oggi, il presidente del Consiglio Mario Draghi sarà a Bergamo, a ricordare gli oltre 100 mila italiani morti per il virus.
A nome del Governo regionale, il presidente della Regione Erik Lavevaz rende omaggio alle 419 persone scomparse nella nostra regione dopo aver contratto l’infezione Sars-Cov-2.
«Quest’emergenza rischia di allontanarci dalla coscienza dell’effetto più drammatico della pandemia: il gravissimo sommarsi, giorno dopo giorno, dei lutti che hanno segnato la nostra comunità – ha detto il presidente Lavevaz -.
Un anno fa abbiamo dovuto iniziare a sospendere le nostre libertà quando la malattia aveva colpito pochi di noi: oggi, ciascuno valdostano conosce persone che hanno perso la vita a causa del virus.
Solo lo sforzo di tutti, in Valle d’Aosta come nel mondo intero, ci ha permesso di accendere la luce in fondo a questo tunnel: la campagna vaccinale ci mostra la direzione.
Lavevaz: «Una nuova sfida, la rinascita»
«Ancora oggi viviamo questo dramma, ma abbiano di fronte sfide nuove sulle quali concentrarci: quelle che ci porteranno a rinascere come comunità, dopo aver scritto una pagina difficilissima per tutti noi – continua Lavevaz -.
Ad accompagnarci deve essere il ricordo delle tante valdostane e dei tanti valdostani che con questo virus sono morti: anche per onorare la loro memoria dobbiamo trovare la forza di ricostruire i nostri legami di comunità, nel rispetto dell’esperienza di ciascuno, traendo insegnamento dalla responsabilità che abbiamo gli uni nei confronti degli altri».
Le parole dell’assessore alla Sanità
L’assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Roberto Alessandro Barmasse ricorda quanto siano stati e siano determinanti il lavoro e la professionalità di tutti i sanitari valdostani.
«Un particolare ringraziamento va a tutti i professionisti del sistema sanitario valdostano e ai tanti volontari che hanno collaborato per dare sempre una risposta alle tante esigenze di chi ha vissuto l’infezione da Sars-Cov-2 e a chi purtroppo non ce l’ha fatta – ha commentato l’assessore Barmasse -.
Ho vissuto la prima parte della pandemia da medico, lavorando all’interno dell’Ospedale Parini.
In poche settimane, il presidio sanitario multidisciplinare di riferimento per i valdostani si è trasformato in ospedale Covid.
Dopo i primi malati sono arrivati anche i primi decessi. Un momento difficile che non potrò scordare facilmente».
Appello alla vaccinazione: unica strada possibile per riappropriarci delle nostre libertà
«Oggi, a distanza di un anno dall’inizio della pandemia, mi trovo dall’altra parte della “barricata”, dove bisogna decidere per l’intera comunità e dove bisogna mettere in campo una politica sanitaria atta a dare risposte adeguate ai valdostani – conclude l’assessore Barmasse -.
Ribadisco dunque l’importanza della vaccinazione e ritengo che sia attualmente l’unica strategia sanitaria in grado di farci riappropriare della nostra quotidianità, delle nostre attività e della nostra libertà».
Martedì 30 marzo, in Cattedrale, il Vescovo Monsignor Franco Lovignana celebrerà una messa in memoria delle vittime del coronavirus, alla presenza dei sindaci di tutti i comuni della nostra regione (ore 11).
Nella foto in alto, le bandiere a mezz’asta davanti a palazzo regionale per la Giornata in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus.
(c.t.)