L’emozione di Barbara, la telefonata del presidente della Repubblica Mattarella
Barbara Biasia con il marito Emilio e i figli Fabien e Olivier
Persone e storie
di Cinzia Timpano  
il 24/03/2021

L’emozione di Barbara, la telefonata del presidente della Repubblica Mattarella

Il presidente Mattarella si è complimentato con Barbara Biasia per il suo impegno a favore delle malate oncologiche attraverso il progetto 'Due motori per la vita' e non solo. E' in fase di conclusione un secondo libro i cui proventi saranno utilizzati per acquistare un ecografo per il reparto di Oncologia dell'ospedale Parini.

L’emozione di Barbara, la telefonata del presidente della Repubblica Mattarella. 

Venerdì 19 marzo, ore 11.23.
Una data che Barbara Biasia non dimenticherà tanto facilmente.

«Sono ancora emozionata, ho pensato a uno scherzo, ma quando mi sono resa conto che non lo era, ho dovuto sedermi, mi tremavano le gambe».

L’emozione è per una telefonata inattesa, quella del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che l’ha chiamata sul cellulare per complimentarsi del suo progetto ‘Due motori per la vita’, avendo appreso anche del secondo libro in uscita.

«Stavo facendo le pulizie in camera – spiega Barbara – e mai mi sarei aspettata una telefonata con le congratulazioni del presidente della Repubblica.
L’ho ringraziato più volte e mi sono anche permessa di chiedergli un contributo alla prefazione del secondo libro al quale sto lavorando grazie all’aiuto di Giacomo Sado.
Mi ha cortesemente risposto di non poterlo fare, non è ammesso dalla legge, nelle sue funzioni di presidente della Repubblica.

Mi ha però invitato a spedirgli il libro, dicendo che gli avrebbe fatto piacere e che mi avrebbe scritto una lettera di apprezzamento. Sono così emozionata e orgogliosa.

Sono felice per il fatto che il progetto ‘Due motori per la vita’ abbia suscitato la curiosità del presidente della Repubblica e possa essere conosciuto e soprattutto che tanti malati oncologici possano trarre beneficio dalla pratica del nordic walking, anche come forma di riabilitazione oncologica».

Non c’è vanità nelle parole di Barbara, è ancora un po’ stordita dall’emozione.

«Io te lo dico perchè mi sembra una cosa bellissima, grande – dice Barbara a chi scrive -. Non voglio passare per chi vuole farsi vedere, vorrei solo condividere questa grande gioia».

Barbara Biasia è malata oncologica metastatica ed è promotrice del progetto ‘Due motori per la vita’, dal titolo del suo primo libro-diario nel quale racconta i primi anni di lotta al cancro.

Racconta di un corpo che produce metastasi, ma parla anche di nordic walking e di molto altro.

Racconta che chi è metastatica fa la chemio, cicli di chemioterapia.
Sta bene, poi ricomincia tutto daccapo.

Ma con una forza straordinaria, Barbara manda un messaggio a chi è nelle sue condizioni, con un ottimismo contagioso.

Quei due bastoncini sono all’inizio un modo per appoggiarsi, prima pochi passi, poi camminate che diventano km e km macinati in montagna, «una forma di riabilitazione oncologica che coinvolge tutta la muscolatura».

I proventi del libro hanno sostenuto la Lega Italiana per la lotta ai tumori e l’associazione Viola, attraverso progetti di estetica oncologia e dermopigmentazione perchè «tutte le donne hanno il diritto di sentirsi belle».

Non solo il libro; Barbara si è fatta promotrice di progetti di sensibilizzazione, ha acquistato televisioni per le camere dell’Oncologia, dei tablet da destinare alle camere dove si fa la chemio grazie al progetto dei tatuaggi solidali al quale ha lavorato gratuitamente la dermopigmentista Chicca Pignataro.

Lo scorso ottobre ha contribuito all’organizzazione di un convegno, a palazzo regionale, durante il quale si è parlato di reinserimento sociale e lavorativo delle donne con malattia del seno metastatica.

E’ in fase di conclusione il secondo libro di Barbara, che raccoglie una serie di camminate in montagna e i cui proventi saranno utilizzati per acquistare un ecografo da donare al reparto di Oncologia dell’ospedale Parini.

Nella foto in alto, Barbara con il marito Emilio e i figli Fabien e Olivier.
(cinzia timpano)

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