Dantedì, il Forte di Bard e la Biblioteca regionale omaggiano il Sommo Poeta
Dantedì, il Forte di Bard e la Biblioteca regionale omaggiano il Sommo Poeta.
Gli studiosi fanno risalire al 25 marzo il giorno dell’inizio del viaggio di Dante all’Inferno che apre la Divina Commedia. Per questo motivo, da qualche anno, questo giorno è stato ribattezzato Dantedì e dedicato alle celebrazioni del poema e del Sommo Poeta.
Quest’anno le celebrazioni assumono un significato particolare perché nel 2021 ricorre il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri.
Diverse le iniziative organizzate anche in Valle d’Aosta.
L’incuneabolo al Forte di Bard
Se la Fondazione Natalino Sapegno ha deciso di concentrare le celebrazioni durante l’estate, pensando di ambientarle nel Parco della Lettura, il Forte di Bard presenta oggi, online, il suo Omaggio a Dante 1321-2021, il progetto espositivo allestito nella Cappella della fortezza.
Un’anteprima in attesa di poter fruire dell’esposizione dal vivo. In mostra l’incunabolo (volume stampato a caratteri mobili) La Commedia del Divino Poeta Fiorentino Dante Aleghieri, stampato a Brescia nel 1487.
L’allestimento prevede la presentazione di una selezione delle più interessanti xilografie del volume, ingrandite per poterle fruire al meglio. Le immagini saranno affiancate dai corrispondenti passi della Divina Commedia. Il video di presentazione, che sarà pubblicato sul sito del Forte e sulla sua pagina Facebook, contiene la declamazione di alcune terzine da parte dell’attore Andrea Damarco.
La lettura del Canto I
Anche la biblioteca regionale omaggia il Sommo Poeta con la diffusione all’aperto, oggi, giovedì 25 marzo, dalle 9 alle 19, della lettura del primo Canto della Divina Commedia.
Chi passerà nei pressi della biblioteca potrà ascoltare la registrazione del Canto I dell’Inferno letto da Vittorio Sermonti (1929-2016), poliedrico esperto di Dante.
L’iniziativa sarà replicata in numerose città italiane, grazie alle registrazioni della lettura completa della Commedia dell’audiolibro messe a disposizione dall’editore Emons in accordo con la vedova Sermonti, in una sorta di flash mob dantesco collettivo.
(e.d.)
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